“Qualcuno mi dica se non è corretta l’analisi fatta dal mister a fine partita. Pietro De Giorgio ha tutta la nostra stima e fiducia. Lo dico forte e chiaro per chi pensa che tre sconfitte possano minare quanto di buono è stato fatto fino a questo momento”. Donato Macchia sgombra il campo da ogni tipo di equivoco scaturito dal post partita di Crotone che è stato difficile più per la gestione della conferenza del tecnico rossoblù che per il risultato in sè. Il patron, intervenuto su La Nuova Tv, nel corso della trasmissione Stop&Gol ha tracciato il punto della situazione in casa Potenza, tirando fuori tanti argomenti (e notizie) che hanno reso la puntata molto frizzante. Dal momento della squadra, alle ambizioni, dalla fiducia a De Giorgio, alla promozione del lavoro del diesse De Vito, dall’esigenza di una grande riforma del calcio, all’utilizzo del Var in Serie C, dalla situazione del Viviani alle idee sul centro sportivo su cui fondare il futuro del club. Macchia mette tutte le carte sul tavolo. Partendo dal momentaccio della squadra.

Le parole di De Giorgio sono state solo un pretesto per aprire una discussione ad ampio raggio. Chi si è sentito offeso, chi ha parlato di resa, chi intravede il pericolo “appagamento” non ha capito fino in fondo il messaggio del mister. “Mi spiace per l’incomprensione – dice Macchia – ma l’analisi di De Giorgio è corretta. L’abitudine a vincere si costruisce per gradi. Abbiamo appena iniziato un percorso con una squadra giovane e un tecnico al debutto ma talentuoso. Non è la stessa cosa vincere per salvarsi rispetto a vincere per arrivare primi. I nostri ragazzi e il nostro allenatore hanno centrato il primo obiettivo (la salvezza, ndr) già con il girone di andata. Poi si è provato ad alzare il livello di ambizione. I ragazzi hanno pagato lo scotto. Ma voi pensate che queste battute di arresto ci devono abituare a non sognare? No. Io sogno e sogno anche molto”.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 12 febbraio 2025 alle 17:10 / Fonte: lanuova.net
Autore: Redazione
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