Sarà un sabato infuocato a Reggio Emilia, causa derby. Per la prima volta infatti si giocherà (alle ore 19.30) la sfida Sassuolo-Reggiana che obbligherà i padroni di casa a giocare di fatto in trasferta. Il problema è semplice ma di difficile soluzione: lo stadio di Reggio Emilia ovvero lo storico Giglio attualmente è di proprietà del Sassuolo che lo ha ribattezzato «Mapei Stadium – Città del Tricolore».L’impianto inaugurato nel 1995 e primo esempio di stadio di proprietà di una società (la Reggiana) è passato di mano nel 2013 al termine di una serie di guai finanziari del club granata. Se lo aggiudicò l’azienda Mapei che controlla i neroverdi, diventati padroni di casa pur essendo formalmente una società con sede in provincia di Modena. Una questione delicata che però per più di dieci anni è stato possibile ignorare grazie alla differenza di categoria fra Reggiana e Sassuolo. Ora che si ritrovano entrambe in Serie B il problema si pone e in particolare diventa di stringente attualità adesso che i reggiani (7mila abbonati, quasi quattro volte più numerosi dei tifosi neroverdi) saranno costretti a vivere il derby adeguandosi alle norme previste per gli ospiti, pur essendo a casa propria.È un momento critico e da giorni le istituzioni cittadine stanno cercando la soluzione più indolore per evitare scontri e tensioni ma il Sassuolo ha rigettato la richiesta avanzata dal consiglio comunale di consentire ai tifosi della Reggiana di stare nella loro abituale Curva Sud. In casa neroverde si è deciso di far valere il proprio diritto di società ospitante quindi di riservare ai granata solo Curva Nord e Tribuna Est, ovvero l’area dedicata agli ospiti. Ci hanno provato tutti: pure il sindaco Marco Massari e il prefetto Maria Rita Cocciufa ma non è stato possibile ricondurre a miti consigli il Sassuolo. La tifoseria organizzata della Reggiana (in particolare Gruppo Vandelli e Teste Quadre) ha invitato con un comunicato a non entrare allo stadio, ritrovandosi però fuori dall’impianto per manifestare sotto la Curva Sud.
Alla luce di questa situazione, il GOS ovvero l’osservatorio del Viminale per le manifestazioni sportive, ha deciso di indicare la partita di rischio 4 ovvero il più elevato e accettato l’organizzazione della prevendita scelta dal Sassuolo. I tifosi reggiani potranno accedere solo al settore ospiti e per acquistare biglietti in tutto il resto dello stadio servirà una Fidelity Card neroverde sottoscritta entro il 25 marzo. In realtà anche qui c’è un problema visto che il Sassuolo, per cercare di riempire più possibile lo stadio, ha offerto biglietti scontati alle proprie scuole calcio affiliate e i relativi accompagnatori potranno entrare senza la Fidelity Card. Una disparità che non è sfuggita ai tifosi della Reggiana che minacciano un ricorso al Tar. Senza dimenticare una postilla della mail dedicata alle società giovanili in cui si raccomanda di non indossare alcun indumento riconducibile ai colori granata.
È chiaro che in queste ore la tensione sia a mille, a maggior ragione visto che la partita avrà un valore sportivo importante con il Sassuolo capolista e lanciato verso la promozione mentre la Reggiana deve lottare per non retrocedere in C. Anche la viabilità e l’accesso pedonale allo stadio saranno tematiche caldissime che trasformeranno sabato sera in un momento estremamente delicato per la città di Reggio Emilia.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 28 marzo 2025 alle 19:04 / Fonte: corriere.it
Autore: Redazione
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