La nostra memoria storica, Vittorio Basentini, oggi ci presenta una partita particolare Licata-Potenza. Forse pochi si ricorderanno che il Licata, fondato nel 1931, ha calcato anche i campi della serie B in due stagioni: nel 1988/89 con un onorevole nono posto e l'annata successiva èiazzato al 18° posto con retrocessione in terza serie. Ha avuto, tra le sue fila, molti "volti noti" a partire da mister Zdeněk Zeman che lo ha guidato per tre stagioni agli inizi della carriera. Ma c'era anche un "tale" Domenico Giacomarro che con i siciliani ha disputato 151 gare segnando 15 reti. Quel 16 dicembre dell'84 i rossoblu sfoderarono una gara grintosa che permise di... ma saliamo sugli spalti e godiamoci questa partita della vecchia C2...

La foto del Potenza tratta dal “Guerin Sportivo” del 1984 mentre l’articolo della suddetta partita e la sintesi del campionato 1984-55 sono di esclusiva redazione di Vittorio Basentini.

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Il Potenza Sport Club, dopo il buon campionato della stagione 1983-84 - Serie C2 - Girone pugliese, marchigiano, romagnolo- con piazzamento al 5° posto, cambiò la carica di Presidenza dal Rag. Peppino Pugliese all’Avv. Vincenzo Cuomo, cambiò la conduzione tecnica della squadra dal Mister Paolo Specchia al nuovo allenatore Enzo Triani, potentino doc, ritornando, nella stagione seguente 1984-85, a disputare il campionato di serie C2 del girone meridionale.
La squadra venne allestita tenendo conto dell’intelaiatura della stagione precedente (con il gruppo dei Burla, Rovani, Pepe, Sauro Magni, Tosi, Boncompagni, D’Ambrosio, Ferrari, Tomasino), puntando su giovani emergenti e sul ritorno in rossoblu del talentuoso calciatore altamurano Pasquale Squicciarini prelevato dall’Ostuni-serie D-, il quale da giovanissimo, in forza al Tolve, era stato capocannoniere del campionato di Promozione Lucana ed aveva fatto parte, successivamente, dopo una prima stagione in C2 a Potenza, delle giovanili della Roma di Mister Romeo Benetti.
Dopo dieci partite di campionato, con pesanti sconfitte esterne per 4-1 ad Ischia e sempre per 4-1 a Santa Maria Capua Vetere contro la formazione locale del Gladiator, l’allenatore potentino Enzo Triani venne esonerato e venne ingaggiato, al suo posto, l’esperto Pietro Cucchi.
Con l’avvento sulla panchina rossoblu di Mister Cucchi il Potenza conseguì un buon pareggio, all’undicesima giornata, al Viviani per 1-1 contro il forte Sorrento, vicecapolista del girone, successiva sconfitta a Frosinone ed, alla tredicesima giornata, trasferta in Sicilia a Licata, cittadina sul mare in provincia di Agrigento, nota per la pesca, ubicata nella parte estrema dello stivale, contro la forte squadra locale, all’epoca capolista del girone.
Da dire che la squadra del Licata nelle due annate precedenti aveva sfiorato la promozione in C1 con buoni piazzamenti in classifica e nell’anno calcistico 1984-85 partì decisamente bene sotto la guida dell’emergente allenatore cecoslovacco Zdenek Zeman, nipote di Čestmír Vycpálek, ex giocatore e poi allenatore della Juventus, con la quale vinse due scudetti.
Il giovane Zeman, trasferitosi in Italia dalla Cecoslovacchia, infatti, su indicazione dello zio Vycpálek che viveva a Palermo, allenò le formazioni giovanili del Palermo e nel corso della sua conduzione tecnica alla guida del Licata fece ingaggiare dalla società gialloblu diversi giovani del vivaio del Palermo che conosceva bene, tra i quali l’attaccante Maurizio Schillaci, cugino del più noto Totò delle notti magiche del Mondiale di Italia ’90, Zangara, Taormina ed altri.
Zeman, alla fine degli anni ottanta ed inizio anni novanta, allenò anche in serie B ed in serie A il Foggia del Presidente Casillo, dando spettacolo di gioco e di gol in tutta Italia, poi Lazio, Roma, Pescara, Lecce, Napoli, Stella Rossa, Fenerbache ed altre.
Secondo la filosofia calcistica di Zeman, infatti, il calcio è un gioco di squadra basato sulla forza del collettivo, sullo spirito di gruppo, sul “giocare insieme” senza individualismi, sulla collaborazione tra i reparti e tra i singoli.
E questo è il concetto di partenza che Zeman ha sempre cercato di inculcare ai suoi giocatori; la grande dote di Zeman, infatti, è stata nel riuscire ad esaltare al massimo le caratteristiche dei singoli giocatori ed anche in questo è risultato fondamentale il concetto di “collettivo”.
Tornando alla partita Licata-Potenza del 16.12.1984, le cronache sportive dell’epoca riportano che la squadra siciliana, sul terreno di gioco del “Liotta” in terra battuta, impresse alla gara un ritmo incessante con belle azioni di gioco, denotando un buon posizionamento dei suoi giocatori con il modulo del 4-3-3 che sovrastò nettamente la formazione rossoblu del nuovo allenatore Cucchi.
Netta supremazia territoriale in campo da parte della squadra di Zeman, prevalenza a centrocampo, gioco arioso e spumeggiante, buona prestazione su tutti dell’eclettico Mimmo Giacomarro, diciamo il cosiddetto allenatore in campo, che tenne testa al capitano rossoblu Pietro Burla, regista del Potenza, giocatore dal buon tasso tecnico, il quale aveva avuto trascorsi nella prima squadra del Milan–stagione calcistica 1974-75- con allenatore Gustavo Giagnoni, vice-allenatore Giovanni Trapattoni, ovvero centrocampista di rincalzo dei vari Rivera, Bigon, Benetti e Biasiolo.
Da dire che Giacomarro, ex allenatore del Potenza ed attuale allenatore dell’AZ Picerno, cresciuto nelle giovanili della Roma, proprio dal Licata iniziò una onorevole carriera da calciatore fino a giocare in A con il Verona, oltre che in serie B con lo stesso Licata e la Triestina.
Le reti del Licata vennero segnate nel primo tempo : al 6’ con Romano che finalizzò un’azione corale di tutta la squadra; raddoppio al 44’, a fine primo tempo, con rete del mediano Giacomarro, a seguito di un gran tiro a rete dal limite dell’area rossoblu dopo uno scambio con Schillaci.
Primo tempo 2-0 per il Licata.
Vittoria del Licata ? No, il Licata non vinse la partita, perchè la gara terminò sul risultato di parità di 2-2.
Ebbene nel secondo tempo il Licata rientrò in campo più rilassato, in virtù del rotondo punteggio a favore. Ciò nonostante la partita fu sempre condotta su ritmi vibranti con diverse occasioni da rete per entrambe le squadre.
Il Potenza, tutto sommato, seguendo i dettami del nuovo allenatore Cucchi, riuscì a controllare la partita, pur con il risultato a sfavore, grazie alla volontà e al buon palleggio dei vari Marchetti, Burla, Boncompagni e Pavese, non rinunciando ad impostare azioni verso la porta licatese con il tandem di attacco Rovani-Pepe, molto insidioso e che fece affiorare i limiti della difesa zemaniana.
A meno di dieci minuti dalla fine della partita il Potenza, infatti, accorciò le distanze all’83’ con una rete dell’ottimo Tonino Pepe, il quale, lanciato in profondità da Burla, sferrò in area licatese un gran tiro di sinistro, con palla che alla mezza altezza superò il forte portiere Zangara.
Galvanizzato dalla rete del 2-1 e con la squadra di Zeman stremata, il Potenza sfiorò in diverse occasioni il pareggio, che venne siglato all’89’, ovvero ad un minuto dalla fine, dal buon centrocampista Pavese, il quale finalizzò un’azione in velocità battendo nuovamente Zangara in uscita, dopo uno scambio in area con lo stesso Burla che dimostrò nell’occasione di essere un giocatore di categoria superiore.
Bel gol e pareggio del Potenza per 2-2 contro la capolista Licata di Zeman.
Niente male davvero.
Lungo viaggio di ritorno della formazione rossoblu ed arrivo a Potenza in tarda serata, con la consapevolezza di avere i giusti numeri per un buon proseguo di campionato. Il proseguo del campionato non fu esaltante: il Potenza si salvò con punti 30, uno in più rispetto all’Alcamo ed alla Frattese (punti 29) che retrocessero insieme al Crotone.
Il campionato venne vinto dal Licata p. 44 e dal Sorrento p.43.
Nella gara di ritorno il Licata vinse al Viviani per 0-1 con rete di Schillaci al 65’, disputando una partita accorta e dove la squadra rossoblu dimostrò di poter competere con la capolista, poi vincitrice del campionato.
Le ultime partite del campionato tennero in ansia l’ambiente rossoblu ed all’ultima giornata il Potenza pareggiò al Viviani per 1-1 contro il Siracusa, pareggiando lo svantaggio dello 0-1 al 67’ con rete di Boncompagni.
Da dire, ad ogni modo, che, pur perdendo l’ultima partita, il Potenza, con punti 29, avrebbe comunque conseguito la permanenza in C2 per migliore differenza reti rispetto all’ Alcamo ed alla Frattese.
Insomma possiamo dire che il punto conseguito a Licata, contro la squadra rivelazione e vincitrice del torneo, si rivelò alla fine determinante per la permanenza in serie C2.

Il tabellino.

Stadio Comunale”Liotta” di Licata-16.12.1984 - 13^GIORNATA-CAMPIONATO SERIE C2-Girone D - STAGIONE CALCISTICA 1984-85

Licata - Potenza 2-2
Reti: 6’ Romano, 44’ Giacomarro, 83’ Pepe, 89’ Pavese.

LICATA: Zangara, Campanella, Consagra, Giacomarro, Gnoffo, Romano, Fecarotta, Bonanno, Schillaci, Ruisi, Schifillitti. 12. Giuffrida, 13. Calafiore, 14. Santonocito,15. Taormina, 16. Torregrossa. All. Z. Zeman.

POTENZA: Nunziata, Tosi, Tomasino, Marchetti, Pierobon, D’Ambrosio, Boncompagni, Pavese, Rovani, Burla, Pepe. 12. Stenta, 13. Ferrari, 14. D’Arco, 15.Squicciarini,16. Abate. All. P.Cucchi.

Sezione: Amarcord / Data: Mar 07 aprile 2020 alle 13:00 / Fonte: Vittorio Basentini
Autore: Redazione TTP / Twitter: @tuttopotenza
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