Siamo nella stagione calcistica1969-70. Dopo i cinque anni di grande calcio il Potenza affronta per il secondo anno la serie C. Il primo terminò con molte polemiche, il secondo si programmò per ritornare subito nella serie cadetta. Così, dopo le dimissioni del presidente Nino Ferri la nuova società si tuffa in un mercato pirotecnico con giocatori di B e giovani promesse in prestito dalla serie A. Alla guida dei rossoblu viene chiamato Umberto Mannocci... Ripercorriamo grazie alle parole di Vittorio Basentini quell'annata e, principalmente, la gara con la Massiminiana compagine catanese fondata nel 1959 da Giuseppe Massimino, fratello del presidente del Calcio Catania Angelo Massimino.
Dopo aver ricordato che, come sempre, l’articolo della partita e la sintesi del campionato 1969-70 sono di esclusiva redazione di Vittorio Basentini, tuffiamoci nel campionato di C e nella partita. Buona lettura.
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Il campionato della stagione 1968-69, ovvero il primo campionato in C dopo la retrocessione dalla serie cadetta, terminò con non poche polemiche. Il Dott. Nino Ferri, che aveva condotto la società negli anno d’oro della serie B, continuò, con l’apporto dei nuovi soci (Dott.Egidio Sarli ed il Dott. Faustino Somma), a dare il proprio contributo alla società rossoblu, ma nel luglio del 1968 rassegnò le definitive dimissioni.
La Nuova Dirigenza, infatti, convinta di poter ritornare subito in B si avventurò in spese folli con l’ingaggio di buoni giocatori, provenienti prevalentemente dalla B, ed anche di alcuni calciatori che avevano militato, come rincalzi, in squadre in serie A, per lo più provenienti dai vivai delle grandi società. I primi due campionati, fra i quali il torneo della stagione calcistica 1969-70, si rivelarono deludenti anche per le infelici scelte alla guida tecnica della squadra, con allenatori dal buon nome, ma indiscutibilmente non appropriati alla realtà lucana ed all’ambiente potentino.
Casertana, Brindisi, Internapoli, Sorrento, Lecce e Salernitana, ovvero sei squadre che, secondo i pronostici dei principali quotidiani nazionali, partivano come favorite alla vittoria del campionato della serie C girone meridionale.
Girone meridionale della serie C formato da squadre di alta levatura tecnica. Potenza outsider, ma nello stesso tempo fortemente ambizioso, come nella passata stagione, di vincere il campionato ed, invece, la formazione rossoblu disputò un torneo alquanto deludente, con salvezza acquisita nelle ultime giornate.
Nel corso dell’estate del 1969 grande fermento nell’ambiente rossoblu dopo le dimissioni del Dott.Ferri. La nuova società partì con grandi propositi ingaggiando, nel corso del mercato a Milano, un nuovo allenatore, il livornese e navigato Umberto Mannocci (l’anno prima allenatore del Mantova in B, con trascorsi in A con il Messina e la Lazio).
L’allenatore Mannocci, che probabilmente non era ben aggiornato sulla serie C, sposò alla lettera i programmi ambiziosi della società pensando di trovarsi in una società di serie A; ciò nonostante iniziò a lavorare formando la rosa della squadra basandosi, su indicazione dei nuovi dirigenti, sull’intelaiatura della precedente stagione, con la permanenza e l’apporto in rosa dell’esperto De Grassi, il quale diede un notevole contributo dal punto di vista tecnico.
Via vai di giocatori all’interno dello spogliatoio del Potenza secondo le scelte dell’allenatore Mannocci. Partenze ritardate di diversi giocatori della precedente annata: Brutto, Zanon, Venturelli, Ive, Montenegro, Pagani, Mattei, Ciardi (Lista di novembre), ritorno dall’Avellino dell’attaccante Cianfrone, pupillo del Dott. Ferri ai tempi della B e partenza in prestito, destinazione Salernitana, di Tom Rosati.
Nuovi arrivi, in primis il ritorno dello stopper Caocci, ex Genoa, fortemente voluto dalla nuova dirigenza, poi il giovanissimo portiere Chiaramello, in prestito dalle giovanili Juventus come Scuola Castor Torino, l’attaccante Silvano Livotto dalle giovanili Juventus (una sola presenza nel Potenza di quell’anno con la trasferta di Sorrento, il libero-centrocampista Sebastiano Foresti dalla Torres, il carneade Fraschetti, su indicazione diretta di Mannocci in virtù della sua amicizia con il padre ex giocatore della Lazio ed utilizzato in soli tre partite, il centrocampista Giovanni Bonetti acquistato dal Messina, vecchia conoscenza di Mannocci, con inizio di preparazione estiva con il Potenza ed a novembre ritorno al Messina, l’attaccante Claudio Del Fabbro con trascorsi nelle giovanili della Fiorentina e l’anno precedente in B con la Reggiana ed ,infine, gli ultimi arrivi novembrini, in prestito gratuito dalla Juventus, il difensore Spadaro ed il centrocampista Pandolfi, quest’ultimo all’Asti Macobi nella precedente stagione.
Nella stagione calcistica del Potenza 1969-70 una menzione a parte merita l’acquisto dell’attaccante Alberto Corucci, vincitore del torneo di Viareggio nel 1965 con le giovanili del Genoa, acquistato dal Genoa, proprietario del cartellino, con una offerta elevata.
Il calciatore Corucci era stato, l’anno precedente, in prestito alla Torres Sassari in serie C, dove divenne capocannoniere del torneo con ben 18 reti ed autore di altrettanti 16 gol anche con il Potenza, vice-capocannoniere del campionato 1969-70. Definitivo inserimento della rosa di prima squadra di diversi giovani della “Beretti”, tutti potentini, come il portiere Tonino Nolè, rincalzo di Bissoli e Tarabocchia peraltro con diverse presenze in panchina in C con il Potenza la stagione precedente, il roccioso difensore Walter Urgesi e gli attaccanti Michele Barone ed Alberto Signorile, entrambi promesse del vivaio potentino di Gigi Masperi.
Insomma una rosa molto assortita con ben 30 giocatori (ridotta a 25 elementi dopo la sessione di novembre) e con diversi ricambi nei vari reparti: 4 portieri dei quali due ritenuti titolari e due di riserva, 8 difensori, 10 centrocampisti, una mezza punta (Scarpa) e 7 attaccanti. Detto questo parliamo dell’Amarcord molto bello della partita disputata dal Potenza al Viviani contro la formazione catanese della Massiminiana; partita giocata il giorno della Commemorazione dei Defunti il 02.11.1969, dopo l’ultima gara vinta al Viviani con pieno merito contro il Trapani dell’ex rossoblu portiere Masiero per 4-2. Diciamo subito che si trattò di una partita tranquilla per il Potenza che superò agevolmente la squadra siciliana della Massiminiana, l’anno precedente in C con salvezza acquisita per un solo punto in piu’ rispetto alle retrocesse Nardò e Marsala.
Massiminiana Calcio, società calcistica italiana con sede nella città di Catania, fondata nel 1959 da Giuseppe Massimino, fratello del presidente del Calcio Catania Angelo Massimino, che aveva rilevato il titolo della SCAT; società catanese all’epoca nota per aver lanciato nel calcio che contava il giovane centravanti Pietro Anastasi, acquistato dalla Juventus della famiglia Agnelli e diventato successivamente campione europeo con la Nazionale Italiana di Calcio nel 1968.
La Massiminiana disputò per la prima volta il campionato di Serie D nel 1964; l'anno successivo venne promossa in Serie C dopo aver vinto il proprio girone e rimase nella terza serie nazionale per quattro stagioni consecutive e nella stagione 1969-1970 retrocesse in Serie D.
La formazione catanese dell’allenatore-giocatore Adelmo Prenna nella partita disputata al Viviani, annoverava fra le sue fila il centravanti napoletano Cosimo Vittorio Nocera, oramai a fine carriera, ben controllato dal duo centrale rossoblu Cavazza e Caocci; Nocera giocatore ex Foggia in serie A con 18 marcature, vincitore della classifica cannonieri della serie B con 24 reti nella stagione 1962-63, una presenza nella Nazionale A nella gara amichevole Italia-Galles disputata a Firenze il 1o maggio 1965, segnando al 90' il gol del 4-1 per gli azzurri.
Nel Potenza risultò indisponibile, oltre al terzino Bongiovanni,febbricitante, il portiere titolare Emmerich Tarabocchia (spazio all’ex veronese Bissoli ed in panchina chance per il portiere di riserva Chiaramello, Scuola Primavera Juventus) e formazione di attacco predisposta da Mannocci; in panchina Fernando Scarpa non in perfette condizioni.
Netta superiorità tecnica e tattica della squadra potentina di livello superiore rispetto alla squadra catanese, maiuscola prestazione dell’ala destra Rinaldi, imprendibile nell’occasione, dell’attaccante Corucci estremamente cinico, ma diciamo buona prestazione del centrocampo rossoblu composto da elementi esperti del girone e difesa attenta e sicura.
Le reti: tripletta di Corucci, doppietta di Rinaldi e rete del vantaggio rossoblu ad opera del centrocampista Gallo.
Sul risultato di 5-0 a favore dei rossoblu, rete giallorossa del subentrato Campagiorni, abile nel sfruttare l’unica defezione del reparto arretrato potentino.
Risultato tennistico e bella vittoria dei rossoblu che fecero divertire il pubblico potentino.
Il campionato di serie C –girone meridionale-stagione calcistica 1969-70 venne vinto dalla Casertana, mentre Massiminiana, Latina e Trapani retrocessero in serie D.
Il Potenza si classificò al tredicesimo posto con punti 35 disputando un campionato dignitoso con appena 8 vittorie, 19 pareggi, 38 reti segnate con 36 reti subite, non lottando mai per le prime posizioni, cinque consecutivi pareggi nelle ultime partite, conseguendo una sofferta salvezza.
Capocannoniere del Potenza, come detto, fu l’attaccante Corucci con 16 reti realizzate, il quale divenne anche vice-capocannoniere del campionato dopo l’attaccante Marco Fazzi della Casertana -9 reti- (con trascorsi in serie A nel Milan di Silvestri annata 1966-67, rincalzo di Amarildo e Sormani), poi Busilacchi del Matera con 14 reti segnate.
Da rilevare che Nando Scarpa non trovò molto spazio con Mannocci che preferì schierare una punta pura come Corucci; Scarpa, infatti, collezionò appena 17 presenze e 2 reti realizzate, agendo più che altro da centrocampista esterno.
Da dire che la stagione non aveva preso un giusto verso sin prime partite del torneo, dove il Potenza conseguì tre pareggi consecutivi (0-0 al Viviani con il Brindisi, 0-0 al Viviani con l’Internapoli, 0-0 a Sorrento e sconfitta per 1-0 a Barletta); inoltre nel corso della stagione, ovvero alla diciottesima partita dopo il pareggio interno per 1-1 al Viviani contro il modesto Latina, venne esonerato l’allenatore Umberto Mannocci, al suo posto il fidato Alfredo Mancinelli.
Il tabellino
Serie C-Girone C- Stadio Viviani - 02.11.1969
POTENZA – MASSIMINIANA 6-1
Reti: 37’ Gallo, 45’ e 58’ Corucci, 66’ Rinaldi, 68’ Corucci, 74’ Campegiorni, 86’ Rinaldi
POTENZA: Bissoli, Spadaro, Garbuglia, De Paoli, Cavazza, Caocci, Rinaldi, Gallo, Del Fabbro (70’ Scarpa), Brambilla, Corucci. A disposizione:12.Chiaramello,13.Scarpa. In distinta 14.Foresti. Allenatore: U. Mannocci.
MASSIMINIANA: Marino, Panebianco, Carleschi, Calanna, Sclafani, Sani, Polizzo, Malerba,Nocera, Polesello, Campagiorni. A disposizione:12.Bottiglieri, 13.Busetta. In distinta 14.Pulvirenti. Allenatore: A.Prenna.
Autore: Redazione TTP / Twitter: @tuttopotenza
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