Un nuovo corso, chiamato a sopraggiungere nel momento più importante della stagione: le ultime tre partite, quelle che possono decidere la permanenza in Serie C del Latina, o il suo doloroso seppur improbabile “capitombolo” nei dilettanti: i nerazzurri godono infatti del proprio futuro nelle stesse mani.

È stato il direttore sportivo Matteo Patti ad aprire la conferenza stampa di presentazione di Alessandro Bruno, nuovo allenatore del Latina Calcio 1932. Nella sala ‘Amodio’ dello stadio Francioni, il ds nerazzurro ha fatto il punto sulla stagione e motivato la scelta dell’ex centrocampista, ora alla sua seconda esperienza in panchina tra i professionisti.

“Sì, questo sarà l’ultimo allenatore” ha esordito Patti. “Anche se Fontana non ha mai iniziato, siamo arrivati alla quarta guida tecnica stagionale. Ma Alessandro Bruno non è qui per caso: è stato scelto con convinzione da tutta la società con l’approvazione del presidente Terracciano. Tra i profili giovani che abbiamo valutato, è quello che ci ha convinto di più per completare questa stagione e magari iniziare anche un progetto più lungo.”

“Io sono il primo responsabile”, ha aggiunto senza giri di parole. “L’anno scorso abbiamo chiuso con un record storico di punti in Serie C per il Latina. Quest’anno, invece, tante cose non hanno funzionato. Ci sono attenuanti, ma non giustificazioni. Il direttore sportivo è il primo a dover prendersi le sue colpe, ed è per questo che oggi sono qui a metterci la faccia.”

Alessandro Bruno: “Salviamo il presente, poi costruiremo il futuro”

Poco dopo ha preso la parola il nuovo tecnico nerazzurro, Alessandro Bruno. Un ritorno dal forte valore simbolico per un uomo che con la maglia del Latina ha scritto pagine importanti della storia recente del club.

“La squadra mi è sembrata inizialmente un po’ giù di morale, ma ho visto grande reazione”, ha dichiarato Bruno. “Ci sono problemi da risolvere, ma si può uscire da questa situazione. Serve lavorare soprattutto sulla testa dei ragazzi, è lì che dobbiamo intervenire. La salvezza è troppo importante per questa città.”

Sulle scelte tecniche: “Il Latina ha i peggiori numeri del campionato, sia in attacco che in difesa. Bisogna migliorare lì, subire meno e sfruttare meglio le ripartenze e i piazzati. Abbiamo qualità, ma serve concretezza.”

Contro il Picerno, Bruno si aspetta “una partita molto difficile, ma da affrontare con intensità e carattere. Non possiamo solo difenderci: dobbiamo anche provare a comandare il gioco. Vona e Di Livio sono squalificati, ma ho visto grande voglia in tutti gli altri.”

Sulle differenze con il predecessore Boscaglia: “Lui era più attendista. Io, per indole, sono aggressivo, ma serve equilibrio. In venti giorni bisogna essere pratici e mettere i giocatori nelle condizioni migliori.”

Infine, il tema del contratto – fino al 2026 – e del rapporto con la piazza: “È un segnale importante della società. Ma oggi non penso al futuro, solo al presente. Senza presente, non c’è futuro. Latina mi ha dato tanto, ma ora è il momento di restituire. Con il lavoro, con i risultati e, spero, con la salvezza.”

Sezione: Mondo Calcio / Data: Ven 11 aprile 2025 alle 18:02 / Fonte: latinacorriere.it
Autore: Redazione
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