Musica e tifo, di nuovo. C’è anche il rapper Emis Killa tra le quasi sessanta persone perquisite lunedì nell’ambito della maxi inchiesta che ha fatto finire in manette 18 ultras di Milan e Inter, le cui curve sono state praticamente decapitate con l’accusa di aver creato una doppia associazione a delinquere per allungare le mani su tutti gli affari collegati a San Siro. 

Stando a quanto appreso, gli agenti della squadra mobile hanno perquisito l’abitazione di Bernareggio del rapper 34enne, considerato vicino agli ultras milanisti. La perquisizione risulta sia stata effettuata “presso terzi”, con l’artista che non è indagato.

A casa sua, stando a quanto appreso, sono stati trovati e sequestrati 40mila euro in contanti, uno sfollagente, un manganello telescopico, tre tirapugni, sette coltelli e uno storditore elettrico. 

Era stato proprio Emis Killa, il 17 agosto, ad accompagnare il leader della Sud Luca Lucci allo stadio, in occasione della prima partita di campionato Milan-Torino. Quella sera il “toro” era riuscito a tornare al Meazza sfruttando il progetto di riabilitazione predisposto dal tribunale di sorveglianza di Brescia che gli aveva permesso di essere a San Siro nonostante i vecchi guai con la giustizia. 

Lucci insieme a Killa

Il capo del secondo anello blu era arrivato all’impianto a bordo di un suv Alfa Romeo insieme a Emis, con cui si era poi accomodato nei posti vip di uno skybox al primo anello rosso. I suoi ultras, alle 20.46 in punto, un minuto dopo il fischio d’inizio, gli avevano reso onore srotolando lo striscione “Il joker ride sempre”, un omaggio chiaro al leader tornato a casa. 

E quello non era stato l’unico incrocio tra il rapper e gli ultras rossoneri finiti in manette, suoi compagni di fede. Ad aprile 2024, infatti, stando a quanto riportato nell’ordinanza di custodia cautelare, il cantante era stato individuato nel gruppo della Sud che aveva aggredito prima di Milan-Roma uno steward, “colpevole” di aver fermato alcuni tifosi che volevano entrare senza biglietto. Nel branco c’erano praticamente tutti i volti noti del secondo anello blu: Francesco Lucci - fratello di Luca -, Islam Hagag, Alessandro Sticco, Daniele Cataldo e Christian Rosiello, il personal trainer di Fedez che, tra le altre cose, appare proprio insieme al rapper di Rozzano, a Emis Killa e Fabiano Capuzzo in una foto postata dallo stesso Emis lo scorso 8 settembre su Instagram. Non solo stadio, però. Perché gli incroci tra Emis Killa e la Sud vanno anche fuori dal Meazza. Il rapper originario di Vimercate risulta essere in affari con Fabiano Capuzzo, altro esponente storico della Sud, in uno studio di tatuaggi che fa riferimento a una società direttamente di Luca Lucci. 

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 01 ottobre 2024 alle 16:13 / Fonte: milanotaday.it
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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