Il campionato di serie C continua a navigare a vista, con sullo sfondo almeno due situazioni che ne possono falsare l'andamento. Turris e Taranto sono martoriate da situazioni societarie insopportabili, la "collusione" degli organi competenti, Figc, Lega, Covisoc, è sotto gli occhi di tutti. Ci si chiede chi abbia potuto permettere che due società così malmesse siano state ammesse al campionato. E ora ogni cosa accade nel silenzio più totale di tutti gli organi competenti, nessuno che senta il dovere di dire "abbiamo sbagliato, proveremo a rimediare". Il campionato è già falsato sin da adesso, ma può esserlo ancora di più se una o entrambe le società (ma c'è anche il Messina che naviga in acque agitatissime) dovessero essere estromesse.

Il dramma (sportivo) sarà di quelle società che non potranno continuare a giocare, delle loro famiglie che avranno più di qualche problema economico, delle tifoserie che si sentiranno violentate da situazioni inaccettabili. Ma insieme a queste disavventure ci saranno anche i cosiddetti "danni accessori", quelli che si ritroveranno a pagare in via indiretta a causa delle eventuali estromissioni. Tra questi il Benevento che ha a commesso il "peccato" di vincere entrambe le partite contro corallini e jonici, di incassare sei punti che continuano ad avere una connotazione del tutto "ballerina". A favore di chi contro quelle squadre non ha vinto e non ha alcunché da perdere, anzi può guadagnare abbastanza illecitamente dei punti sulla attuale capolista. Campionato falsato? Di più. Campionato fasullo, messo in scena da organismi incompetenti. Regole da cambiare, tornei da riformare. "Organici pronti già da fine giugno, è un impegno mantenuto. Grande soddisfazione per aver messo in sicurezza il sistema, sarà la prima estate senza ricorsi sulle ammissioni ai campionati", commentava il presidente della Figc, Gabriele Gravina, il 14 giugno scorso. Parole disattese dai fatti. 

TURRIS. Il gruppo Colantonio, quello facente capo al vecchio presidente della Turris, ha in pratica salvato i corallini dalla radiazione immediata grazie al “cambio crediti”, che ha permesso di ottenere la liquidità necessaria per saldare parzialmente le pendenze del 16 dicembre. "L'ex presidente - scrive il sito web TuttoTurris -  ha posto 48 ore di tempo a Capriola per decidere se intende avvalersi della sua collaborazione anche per il prosieguo della stagione. Colantonio, infatti, sarebbe disposto ad accollarsi tutte le spese necessarie fino a fine campionato, compresi gli investimenti per il mercato invernale, ma pone una condizione imprescindibile: avere pieni poteri e delega totale sulla gestione operativa della società. Una proposta che potrebbe rappresentare l’unica vera via d’uscita per risollevare le sorti della Turris". Ma Capriola (nomen omen...) ha scelto in via del tutto unilaterale di esonerare Mirko Conte, come dire che l'onere del proseguimento del campionato se l'assume ancora lui, che aveva gettato nel panico tutto l'ambiente corallino. Cosa accadrà è difficile dirlo: sulla panchina potrebbe arrivare l'ex giallorosso Guido Di Deo, ex di Leonardo Menichini e ancora sotto contratto con la Turris. Ma il futuro societario rimane sempre incerto.

TARANTO. C'è il caos più totale nella città dei due mari. Per ora non ci sarà cancellazione, ma sono in arrivo almeno altri 6 punti di penalizzazione. C'è da scongiurare che prima di una eventuale estromissione della società, siano gli stessi giocatori ad andare via (bastano 4 forfait per essere esclusi...). Cazzarò ha alzato bandiera bianca, dopo essere stato persino contestato al ritorno dalla trasferta di Monopoli. Il sito web "Mondorossoblù" ha sentito per l'occasione l'avvocato Cesare Di Cintio, che ha una larga esperienza nel mondo del diritto sportivo (si è formato presso la Scuola dello Sport del CONI ove ha avuto modo di affrontare un programma di studio in ambito giuridico e di economia dello sport. Ad oggi, assiste a livello legale società sportive, dirigenti, giocatori, ecc). Ecco quanto ha dichiarato Di Cintio sulla possibilità o meno di una estromissione del Taranto: "L'articolo 33, comma 3 lettera b e 4 lettera b, del Codice di Giustizia sportiva della Figc prevede che, in caso di mancato pagamento delle mensilità settembre-ottobre, alla società responsabile verrà applicata la sanzione della penalizzazione in classifica a partire da almeno due punti per ogni singola violazione. Nel caso del Taranto gli organi competenti potranno applicare l'aggravio della sanzione per recidiva".
A Di Cintio è stato chiesto anche il suo parere sulla trattativa tra Giove e la Apex: "La mia idea sul gruppo Apex? Il closing del Taranto è stato gestito con errori e poca attenzione. Mark Campbell si è concentrato sul lato sportivo, trascurando priorità fondamentali. La mancanza di staff e una roadmap chiara hanno aggravato la situazione. Apex ha investito 400mila euro, ma il patto di riservatezza complica la valutazione. Nel breve periodo, il Taranto rischia l'estromissione? Può accadere nel caso di più violazioni, ma al momento non vi sono elementi concreti a sostegno di questa ipotesi".
Si è ovviamente in attesa di sviluppi e di una presa di posizione da parte della Lega di C. È volere troppo...?

Sezione: Calcio News / Data: Gio 19 dicembre 2024 alle 11:28 / Fonte: ottopagine.it
Autore: Redazione
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