Il presidente del PotenzaDonato Macchia, è intervenuto lunedì sera su La Nuova Tv, nel corso della trasmissione Stop&Gol  tracciando il punto della situazione in casa Potenza a 360°. Nella puntata di Stop&Gol si è parlato in maniera potente del tema  inerente lo stadio. Ma non solo. Dal Viviani alla delocalizzazione, la società di viale Marconi si sta muovendo ad ampio raggio. Non solo per il campo di gioco, ma anche per il centro sportivo, in attesa che le istituzioni (cittadine e regionali) diano dei segnali. Perché le cose da fare sono davvero tante, anche qualora si volesse rimanere nello storico catino cittadino.
 “Noi abbiamo un ottimo dialogo con le istituzioni – spiega Macchia – soprattutto con l’amministrazione cittadina. Il Comune avrà a disposizione i fondi regionali pari a 500mila euro da destinare al Viviani. Che a nostro parere andrebbero indirizzati in primis per rifare il manto erboso e poi intervenire sulla copertura dei Distinti. In più c’è la chiusura del pezzo di gradinata aggiunto di recente sul quale vanno solo apposti i seggiolini e che fa riferimento a risorse di bilancio proprie del Comune”. Il club resta alla finestra con il patron tutto sommato ottimista: “So che è in dirittura di arrivo il bando per la gestione pluriennale. Al quale noi parteciperemo. Perché la convenzione per più anni è il minimo sindacale per poter fare una programmazione seria”.

SOLUZIONE A – Il primo fondato sul Viviani con una struttura da non meno di 12mila posti. Con centro sportivo privato delocalizzato a Pignola o Tito, nelle aree individuate. Si tratta ancora di idee in fase di elaborazione ma il tema è interessante.
SOLUZIONE B – L’altra soluzione prospettata a Zavannella riguarda la Cip Zoo: “In questo caso l’idea è di uno stadio da 13mila posti, il centro sportivo e i servizi alla persona”. Un progetto ambizioso da 70 milioni circa ma che potrebbe essere pensato seriamente solo se la Regione volesse rinunciare a un luogo che ha nel suo patrimonio, pur se inutilizzato. “L’auspicio è che la Regione faccia un avviso pubblico di vendita di quel sito. E noi, anche in questo caso saremmo pronti a partecipare”.
SOLUZIONE C – I concept illustrati da Donato Macchia sono due, ma con una terza via plausibile. Che prevede anche la delocalizzazione dello stadio nei centri sportivi da realizzare sempre a Pignola o Tito. Quindi non in città. Tutto dipende dagli spazi a disposizione. Ma per ora sono solo idee.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 14 febbraio 2025 alle 17:34 / Fonte: lanuova.net
Autore: Redazione
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