L'attore lucano nella pellicola "U.S. Palmese", presentata alla Festa del Cinema di Roma. Una storia di calcio locale, centri di periferia e capacità di ritrovare una comunità - e se stessi - attorno a un sogno collettivo. 

Tra le delegazioni ospitate con le loro produzioni, c'è stata quella del film U.S. Palmese, una favola calcistica, intrisa di tenerezza e allegria, in cui lo sport non è solo uno sfondo, ma il cuore pulsante della narrazione. Con il soggetto dei Manetti bros. e Michelangelo La Neve, la sceneggiatura scritta dai Manetti bros., Luna Gualano ed Emiliano Rubbi, il film è una produzione Mompracem con Rai Cinema, prodotto da Pier Giorgio Bellocchio, Manetti bros., Carlo Macchitella, con il contributo della Calabria Film Commission, in associazione con Loka Film. Del cast fanno parte Rocco Papaleo e Blaise Afonso (nella foto in alto insieme ai Manetti), Giulia Maenza, Lisa Do Couto Teixeira, Max Mazzotta, Massimo De Lorenzo, Gianfelice Imparato e Massimiliano Bruno.

L'intenzione di raccontare un altro meridione, non quello della criminalità, della retorica negativa, del folklore e la volontà di farlo con una favola calcistica. E' il progetto dei Manetti Bros che, con il loro nuovo film "U.S. Palmese", hanno aperto la seconda giornata di Festa del Cinema nella Capitale. Una storia intrisa di tenerezza e allegria, in cui lo sport non è solo uno sfondo, ma il cuore pulsante della narrazione. Una favola calcistica, appunto, ambientata a Palmi, una piccola cittadina della Calabria.

Don Vincenzo (Rocco Papaleo), geniale agricoltore in pensione, ha un’idea folle per risollevare la squadra di calcio locale: organizzare una bizzarra raccolta fondi per ingaggiare Etienne Morville (Blaise Afonso), giocatore di Serie A, dal pessimo carattere, ma tra i più forti al mondo. Seppure controvoglia, Morville lascerà Milano per trasferirsi a Palmi e provare a risanare la sua immagine. Qui si scontrerà con una realtà fatta di sincerità, che porterà tutti a vivere un’esperienza indimenticabile.

"Questo film nasce dall'amore per questa città, Palmi in Calabria", ha raccontato Marco Manetti in conferenza stampa. "Il sud viene sempre raccontato in altro modo, con una retorica negativa, pensiamo che a volte il sud si autodistrugga. Tanti ragazzi, ad esempio, vanno via da Palmi perché si sentono costretti, ma dopo uno, due mesi, ne sentono la mancanza, forse perché hanno sempre sottovalutato dove sono nati e cresciuti", ha aggiunto.

"I palmisani sono così - ha detto Antonio Manetti - li abbiamo raccontati secondo i nostri occhi, noi che leggiamo la vita sempre con ironia".

Sezione: L'indiscreto / Data: Lun 21 ottobre 2024 alle 07:59 / Fonte: Roma Today
Autore: Antonio Vistocco
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