Incredibile quanto accaduto in Serie C dove il tecnico della Ternana Calcio, Ignazio Abate, è stato esonerato, sostituito e poi richiamato in panchina nel giro di poco tempo. Lo psicodramma-Ternana è durato all’incirca sei/sette ore, dalle 20 di giovedì a dopo le 2 di notte. E si è concluso – come dichiarato alla stampa dal presidente della Ternana Calcio Stefano D’Alessandro – con un dietrofront non meno clamoroso dell’esonero: l’allenatore Ignazio Abate resta al suo posto. E Fabio Liverani non torna a Terni.

D’Alessandro ha reso alcune dichiarazioni all’uscita dallo stadio ‘Liberati’ dove dalla tarda serata di giovedì è stato raggiunto da una delegazione della squadra che, dopo il terremoto-esonero, ha chiesto di incontrarlo. E poi è arrivato anche Abate. Alla fine – sentito anche un gruppo di tifosi – il «chiarimento», come lo ha definito in prima battuta D’Alessandro. «Cose di spogliatoio, ora si riparte».

Ne capiremo di più ma intanto è lecito chiedersi se tutto ciò si poteva evitare, anche se in ogni tifoso rossoverde – a frittata fatta e girata – alberga la speranza che tutto ciò spinga, motivi e compatti lo spogliatoio come non mai, verso l’obiettivo serie B.

«Abbiamo capito tutti qual è il bene comune che va messo davanti a tutto», ha detto a notte fonda Stefano D’Alessandro fuori dai cancelli del ‘Liberati’, una volta finito l’incontro. A chi gli ha chiesto se tutto ciò fosse legato al mancato inserimento di suo figlio Mattya nella distinta del match di Legnago, il presidente ha risposto negando su tutta la linea: «No, non esiste, è veramente puerile, offensivo e ridicolo pensare una cosa del genere. Vi prego di accantonare questa cosa che offende in primis l’intelligenza di mister Abate».

«C’è stato prima un chiarimento importante con la squadra, poi l’intermezzo con i tifosi che mi ha trasmesso la loro grande passione e l’amore per questi colori, infine un bel chiarimento con il mister – ha aggiunto D’Alessandro -. Le cose importanti (facendo riferimento alla durata dei confronti, ndR) richiedono tempo. Perché l’esonero? La gestione di un club ha tante dinamiche che portano anche ad incomprensioni. Ora abbiamo trovato la sintonia giusta. Servono intelligenza e coraggio per capire e tornare sulle proprie decisioni. Se ho chiarito tutto con Abate? Certo, altrimenti non sarei qui a dire queste cose. Abbiamo tutti capito che c’era qualcosa da sistemare».

Sezione: Calcio News / Data: Ven 07 febbraio 2025 alle 15:30 / Fonte: umbriaon.it
Autore: Redazione
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