Al termine della vittoria del Picerno ad Altamura nella sala stampa del nuovo stadio "D'Angelo" ha parlato il trainer dei melandrini Francesco Tomei: "Sì, oggettivamente è stata una bella partita. Abbiamo creato tanto, potevamo chiuderla già nel primo tempo. Poi purtroppo abbiamo subito un gol in modo un po’ ingenuo, eravamo impreparati. Però la cosa più importante, come ho già detto, è stata la tenuta mentale e nervosa della squadra. Rimontare una partita così non era affatto semplice.Sono contento per Vittorio Graziani, un ragazzo che si allena sempre con grande impegno e che oggi ha giustamente raccolto il premio per il suo lavoro. Ma sono contento anche per tutti i ragazzi, perché tutto il lavoro che stanno facendo in questo periodo sta portando risultati concreti. Questo è motivo di grande soddisfazione. A livello di prestazione, secondo me abbiamo fatto un’ottima partita.

Questa vittoria? È importantissima. Perché, soprattutto in questa fase finale del campionato, ogni partita è tirata, difficile, e ogni punto vale doppio. Noi stiamo cercando di arrivare il più in alto possibile per metterci in una posizione ottimale in vista del finale di stagione. Oggi abbiamo fatto un altro piccolo passo avanti, ce ne mancano ancora tre. Ma la cosa più bella è che oggi, ancora una volta, i ragazzi hanno dato una grande risposta sul campo.

L’Altamura? È una squadra organizzata. Con Di Donato, che è un amico e un conterraneo, stanno facendo un ottimo lavoro. Oggi, purtroppo per loro, non sono riusciti a raccogliere quanto meritavano, ma anche nelle difficoltà hanno sempre dimostrato solidità e identità. Faccio i miei complimenti alla squadra, alla società e a Daniele ( Di Donato): meritano il meglio. Per noi batterli è stata una bella soddisfazione.”

Sulla scelta tattica di spostare Pietito in una posizione più avanzata:

“Sì, a volte le partite si decidono anche con piccoli segnali che arrivano dalla panchina. Loro, dopo il gol, si sono abbassati molto, hanno chiuso bene gli spazi con un blocco basso, e per noi era difficile entrare. Giocavano con cinque dietro, e in quel momento non servivano terzini classici: serviva qualcuno più offensivo, che potesse rompere le linee. Ho scelto di mettere Guerra e anche lui ha dato il suo contributo. A volte nel calcio vieni premiato da un’intuizione, altre volte vieni penalizzato. Stavolta è andata bene, e sono felice perché questi sono tre punti d’oro.”

Sezione: Qui Picerno / Data: Lun 07 aprile 2025 alle 17:01 / Fonte: contro-piede.it
Autore: Redazione
vedi letture
Print