La squadra della Lucchese (Serie C Girone B)  si riunirà in queste ore per decidere se scendere o meno in campo per le ultime tre giornate di campionato. I tesserati non ricevono gli stipendi da ottobre e già la scorsa settimana avevano minacciato di scioperare. Il tecnico rossonero Giorgio Gorgone nel post partita dell’ultima gara di campionato, il derby perso per 4-1 in casa del Pontedera, era stato chiaro: "Se l’obiettivo di vincere lo abbiamo perso, diventa un problema grosso e non ci meritiamo di sbracare. Se decidiamo di smettere, lo decideremo martedì alla ripresa. Abbiamo dato credito e fiducia a chi ha detto che avrebbe assicurato i pagamenti, abbiamo rispettato la gente che ci ha chiesto di continuare, anche se avremmo fatto a meno di giocare come oggi: ma dobbiamo tirare una riga. L’ultima cosa che farò è criticare i ragazzi, quello che è successo, se uno è onesto, era preventivabile, ma ripeto che non cerchiamo alibi. Martedì decideremo: o si riprende con la grinta, la rabbia e la voglia che abbiamo mostrato in questi mesi, o altrimenti dobbiamo assumerci la responsabilità di chiudere: o bianco o nero".

Ieri giornata libera. La Lucchese, nell’arco di un mese, ha sostenuto ben tre cambi societari ma nonostante i sei punti di penalizzazione si ritrova in sedicesima posizione, in piena lotta per la salvezza. Tuttavia Benedetto Mancini, attualmente proprietario del club, tramite una comunicazione scritta ha garantito il pagamento di tre mensilità, grazie alle quali la Lucchese ha interrotto lo sciopero ed è quindi scesa in campo nel derby. Esse però non sono tutt’ora state accreditate. La costante situazione d’incertezza sta scalfendo anche la tenacia con cui la squadra sta provando a difendere i propri colori sociali. La pazienza però sembra giunta al termine. Qualche giorno fa il direttore sportivo Claudio Ferrarese intervistato dal "Fatto quotidiano", aveva ammesso che tutto l’ambiente stava vivendo "una situazione surreale", pur dicendosi orgoglioso "del comportamento dei giocatori. Però siamo stanchi stanchi e vogliamo chiarezza. L’idea dello sciopero è una strada, senza soldi presentiamo istanza di fallimento".

Questa decisione provocherebbe un vero e proprio terremoto all’interno del gruppo B. Proprio come successo nel girone C, dopo le esclusioni di Taranto e Turris, la classifica sarebbe infatti ridisegnata e i punti guadagnati contro la Lucchese verrebbero decurtati. Secondo Ferrarese questa decisione sarebbe però avvalsa dai seguenti motivi: "Nell’arco di questi mesi abbiamo dovuto salutare persone che non si potevano più permettere di vivere a Lucca, di pagare un affitto. Il nostro team manager è stato lasciato a casa, quindi richiamato, quindi di nuovo rimandato a casa. Abbiamo perso una segretaria. La situazione è delicata: io e Giorgio Gorgone siamo le sole persone rimaste con cui poter parlare".

Sezione: Mondo Calcio / Data: Mar 08 aprile 2025 alle 15:32 / Fonte: ilrestodelcarlino.it
Autore: Redazione
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