Il recente percorso del Crotone sta esaltando le qualità dei singoli ma anche quelle di squadra. Un concetto che alla vigilia della partita con il Picerno, l’allenatore Emilio Longo ha sottolineato nel corso della conferenza stampa all’Ezio Scida. Il tecnico ha voluto rimarcare la consapevolezza di quello potrà essere il percorso da qui in avanti.

«La squadra è già consapevole di quello che può fare. E non si sta ponendo limiti. Con lo stesso criterio non si sta ponendo in modo ossessivo di dover fare delle cose. Però noi siamo consapevoli che possiamo tutto, e in questo tutto c’è il bene e c’è il male. Mi spiego: noi sappiamo che possiamo determinare, continuando a fare quello che facciamo, qualcosa di straordinario. Stiamo rendendo quasi normale la straordinarietà, perché nell’ultimo periodo noi stiamo facendo qualcosa di eccezionale. Credo siamo, nelle ultime 12, 13 partite primi della classe: la combattiamo punto a punto. Ecco: da questo punto di vista, noi dobbiamo continuare».

«A me piace poter dire che ogni partita è un esame di maturità. Con il mio grande vice Vincenzo Migliaccio spesso, divertendoci, ci diciamo: “la prossima è proprio importante”. Sono sette anni che ce lo diciamo… E dobbiamo viverlo con lo spirito gioioso, che la prossima partita è sempre la più importante».

«Le pressioni sono fatte per i forti e chi non le ha evidentemente non viene reputate forte. E io questa cosa l’ho detta alla squadra: poiché ci ritengono forti, è normale che abbiamo delle pressioni. Ed è quasi bello pensare che le pressioni ce le creiamo noi, perché significa che stiamo diventando una mina vagante. Ma adesso più che mina vagante, noi vorremmo diventare una squadra che ha più continuità, più identità e che attraverso il proprio impegno possa costruirsi un domani fatto di risultati importanti».

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 26 gennaio 2025 alle 13:49 / Fonte: calciocrotone.it
Autore: Redazione
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