Lui che è foggiano si trova nella situazione più difficile per il club della sua città e sa che la gara di domani potrà segnare la salvezza sul campo oppure altre due settimane difficili con i playout. Antonio Gentile conosce bene l’ambiente rossonero e sarà proprio lui a traghettare il Foggia nella decisiva trasferta di Picerno.

IL MOMENTO. Decisiva non solo per la classifica ma anche per il futuro societario, visto che la trattativa - l’unica al momento - per l’acquisizione del club da parte della società spagnola Doe Trading Oil passa per la permanenza in C. A rendere la partita maledettamente complicata c’è il momento perché questo Foggia, che non ha più Canonico come presidente e ha esonerato Zauri e Leone, è in caduta libera dopo sei sconfitte di fila. “Ho trovato la squadra giù di morale per l’esonero e il momento ma il gruppo ha lavorato bene in questi giorni e sa che l’unica strada è vincere - dice in conferenza stampa -. Non devo essere l’eroe io qui, lavoro da tanti anni per il Foggia e se ho accettato è perché amo questo club e voglio cercare di dare qualcosa”. Gentile punterà tutto sulle motivazioni: “Bisogna attaccarsi a tutto, soprattutto alla maglia - dice il tecnico che viene dall’Under 17 - a nessuno piace perdere e tutti vogliono tirarsi fuori dopo una situazione difficile”. Il giovane mister analizza il momento rossonero alla vigilia di una gara fondamentale per il futuro: “C’è da stimolare tutti, ho cercato di parlare con tutti e penso che l’ambiente debba condizionare tutto. Ho chiesto a tutti di darmi una mano”.

LA PARTITA. Tatticamente, i rossoneri vanno verso un cambio di schieramento: “Abbiamo giocatori che non stanno bene, cercheremo la strategia migliore in base a come stiamo”, dice Gentile. Indisponibili saranno Mazzocco, Silvestro, Kiyine e Vezzoni che ha dato forfait per un problema al ginocchio, mentre torna disponibile Tascone. Ma, al di là di chi andrà in campo, conterà l’atteggiamento dopo la partita sottotono contro il Messina: “Quando perdi più partite consecutive puoi mentalmente e’ difficile risalire - spiega il tecnico - sicuramente qualcosa è successo ma ora non c’è tempo per piangersi addosso. Devono tirar fuori i coglioni i ragazzi”. Gentile e’ la quarta volta che siede sulla panchina del Foggia e prova diverse sensazioni: “Provo amore e rabbia, questa piazza merita di più e dobbiamo cercare di trasferire ai ragazzi la carica per fare risultato. La proprietà? Ho sentito solo Bitetto. I problemi sono nati tutti dalla testa”. Il tecnico non guarderà agli altri campi pur sapendo che il destino del Foggia potrebbe dipendere dai campi di Trapani e Messina: “Noi dobbiamo pensare a noi stessi - afferma - il Picerno ha una bella filosofia di gioco e domani sarà una partita tosta. Dipenderà però tutto da noi”. Infine un commento sui tifosi: “C’è molto senso di appartenenza ma non mi esalto, dobbiamo lavorare e basta”.

Sezione: Qui Picerno / Data: Sab 26 aprile 2025 alle 17:52 / Fonte: foggiacittaperta.it
Autore: Redazione
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