La straordinaria testimonianza di Angelo Chiorazzo, fondatore della Cooperativa Auxilium ed ex vicepresidente del Potenza sul suo rapporto con il Papa morto e le tante iniziative per il Vaticano
«Per favore, non dimentichiamoci dei poveri», «c’è bisogno di ponti e non di muri», «nessuno si salva da solo», «la guerra è sempre una sconfitta».
Le parole e i gesti di Papa Francesco – un uomo e un cristiano straordinario, che già in vita ho considerato un santo – resteranno per sempre nella storia. Ma soprattutto resteranno nel cuore e nell’esperienza di milioni di persone, che nel mondo hanno accettato quell’invito semplice, aperto e amichevole che Francesco rivolse a tutti, affacciandosi la prima volta dal balcone della Basilica di San Pietro, la sera della sua elezione.
Era il 13 marzo 2013 e il primo Papa della Chiesa a scegliere di chiamarsi come il grande santo di Assisi disse: «E adesso incominciamo questo cammino, vescovo e popolo».
IL RACCONTO DI ANGELO CHIORAZZO
È stato lungo e prezioso il cammino di popolo che abbiamo fatto insieme a Papa Francesco in questi dodici anni. Un cammino che ci ha resi più umani, più capaci di affrontare il nostro presente, di sperare e costruire il futuro. Il mio primo pensiero, quando la mattina del lunedì di Pasqua ho appreso la notizia della sua morte – con quel sussulto di dolore che si prova quando viene meno una persona cara che ti ha segnato la vita – è stato che Papa Francesco ha rappresentato una carezza di Dio all’umanità intera.
CHIORAZZO: «PAPA FRANCESCO UNA CAREZZA DI DIO ALL’UMANITÀ»
Non era la prima volta che lo pensavo. La prima fu il 24 marzo del 2016, quando Francesco venne a celebrare la Messa in Coena Domini nel centro accoglienza migranti di Castelnuovo di Porto, alle porte di Roma: lavò i piedi a migranti cristiani, musulmani e indù e quando toccò ad una giovane mamma eritrea, Francesco alzò lo sguardo verso di lei e diede una carezza al neonato che aveva in braccio. Fu un piccolo commovente gesto di attenzione alla persona, che rese evidente una caratteristica di padre Jorge, come amava essere chiamato perché, spiegava, “ciò che mi piace di più è essere prete”: l’attenzione che aveva verso ogni singola persona che incontrava, fosse la più inerme, fragile e povera. Anzi soprattutto in quel caso.
LA VISITA AL CARA DI CASTELNUOVO DI PORTO
E Francesco non dimenticava mai un incontro, scrive ancora Angelo Chiorazzo. L’anno dopo, a Fatima, al mattino presto, ebbi il piacere di far salutare al Papa una bellissima famiglia palestinese, formata da quattro generazioni diverse, che il Papa aveva già incontrato durante la sua visita al CARA di Castelnuovo di Porto e che, poi, avevamo aiutato ad integrarsi in Portogallo. Fu incredibile la gioia del Papa nel riabbracciarli, mentre l’anziana nonna, una vita da profuga, diceva al Papa di volerlo rivedere una terza volta, a Gerusalemme, per pregare insieme per la Pace.
CHIORAZZO: «METTEVA SEMPRE AL CENTRO LA PERSONA»
Ecco, ogni volta che ho incontrato Francesco, che abbiamo parlato, mi sono accorto di quanto lui mettesse sempre al centro la persona, soprattutto se nel bisogno. La persona intesa come unica, preziosa e irripetibile. Per questo ogni incontro per lui creava un legame: quante volte la Cooperativa Auxilium ha portato in udienza da Papa Francesco le persone che assiste, anziani, persone malate o disabili, bambini, migranti.
E tante volte l’abbiamo accolto davanti alla Basilica di San Francesco d’Assisi, dove Francesco ha voluto incontrare i leader delle altre Chiese e religioni, pregare sulla tomba del santo al quale si ispirava, firmare la sua Enciclica Fratelli Tutti. Ogni volta il Papa ha abbracciato e voluto conoscere le storie delle persone che erano con noi. Poi, nei giorni di festa o per il suo onomastico, inviava gelati per tutti gli assistiti, o un dolce, o un biglietto per il circo. Piccoli gesti di amicizia e attenzione paterna che hanno reso felici migliaia di persone di ogni età, condizione e religione.
L’INSEGNAMENTO DI PAPA FRANCESCO
Costruire la Pace e la fraternità partendo dall’aiutare il più debole a rialzarsi, questo ci ha insegnato Francesco: quando con Padre Enzo Fortunato e Andrea Riccardi e Marco Impagliazzo di Sant’Egidio organizzammo alcune missioni umanitarie in Ucraina, per portare aiuti alla popolazione che soffriva a causa della guerra, volle essere informato di tutto e ci affidò personalmente il compito di dire ad ogni persona che incontravamo: «Dio non è crudele, Dio coccola. È l’uomo che, quando pensa di essere Dio, diventa crudele».
E che gioia che vedemmo nei suoi occhi quando seppe che grazie al dono della Figc avevamo consegnato ai bambini e ai ragazzi ucraini sfollati migliaia di divise e palloni della nazionale di calcio italiana! Una missione che portò un sorriso lì dove mancava da troppo tempo, mi disse una professoressa di Irpin.
UN PAPA CORAGGIOSO
Francesco è stato un papa coraggioso, perché anche nei momenti più bui, quando la violenza sembrava avere il sopravvento, non ha mai rinunciato ad indicare una strada diversa. Tornando al 24 marzo del 2016, ad esempio, quando lo accolsi al Cara di Castelnuovo, era un momento molto teso a livello internazionale, perché due giorni prima c’era stato un sanguinoso attentato terroristico a Bruxelles.
IL SALUTO A TUTTI I MIGRANTI DEL CENTRO
Ma Papa Francesco, di fronte alle mille persone migranti ospiti del centro, in maggioranza musulmane, che volle salutare una ad una, così come volle conoscere tutti gli operatori della Cooperativa Auxilium che quotidianamente si prendevano cura di loro, nella sua omelia disse parole forti, chiare e indimenticabili sulla fraternità: «Siamo diversi, siamo differenti, abbiamo differenti culture e religioni, ma siamo fratelli e vogliamo vivere in Pace». Un anno dopo, volle riscrivere di suo pugno quelle parole per accompagnare il libro sulla sua visita al Cara che stavamo editando e che si intitolava “Una carezza di Dio”.
L’ENCICLICA “FRATELLI TUTTI”
Più avanti ci raccontò che fu in quell’occasione che iniziò a pensare all’Enciclica Fratelli Tutti. Francesco ha cambiato la percezione del fenomeno delle migrazioni fin dall’inizio del suo pontificato, con il suo viaggio a Lampedusa, durante il quale invitò tutti a non rassegnarsi alla globalizzazione dell’indifferenza, a non voltare le spalle a milioni di persone che fuggono da guerra violenza, discriminazione e miseria.
IL VIAGGIO A LAMPEDUSA
Quel viaggio a Lampedusa del 2013 aprì gli occhi anche a chi, come me, era già impegnato nell’accoglienza delle persone migranti. Mondo Migliore, un’esperienza durata purtroppo solo cinque anni, che il Papa seguiva con affetto, nacque proprio per realizzare quel modello di accoglienza voluto da lui e racchiuso nei verbi accogliere, proteggere, promuovere e integrare le persone migranti. La via della fraternità… in ogni parte del mondo quante persone semplici, che professano le religioni più diverse, hanno visto in Papa Francesco un faro di civiltà e oggi piangono con noi cattolici.
CHIORAZZO: CI HA FATTO USCIRE DALLA BOLLA DI EGOISMO
Molte volte Papa Francesco ci ha aperto gli occhi e il cuore, ci ha fatto uscire dalla bolla di egoismo nel quale vivevamo, indicando la strada che andava percorsa per vivere una vita più umana e costruire un mondo migliore. Una strada che andava scelta da uomini liberi, perché una delle cifre di Papa Francesco è stata quella di non aver chiuso la porta a nessuno, di aver ascoltato e dialogato con tutti, aldilà delle appartenenze religiose, politiche o culturali. Senza filtri, senza precondizioni.
QUANDO BACIÒ I PIEDI DI DUE LEADER SUDANESI
In alcuni casi Francesco ha implorato i potenti di fermare le inutili stragi, la terza guerra mondiale a pezzi, la distruzione del creato. Come quando nel 2019 baciò i piedi ai due leader sudanesi in guerra tra loro, pur di ricevere la promessa che avrebbero smesso di far soffrire il loro stesso popolo. Papa Francesco ha lanciato parole durissime sulla guerra in tante parti del mondo, dall’Ucraina al Medio Oriente, ma poi la sera, per settimane, ha telefonato al parroco di Gaza per portare conforto al suo piccolo gregge. Partire dal debole è sempre stato il cuore della sua diplomazia e della cura della Chiesa.
PARTIRE DAL DEBOLE
La Chiesa ospedale da campo, di un’umanità ferita materialmente e moralmente, questa è sempre stata la sua immagine preferita. Ma oggi penso anche al sorriso di Papa Francesco, a quel sorriso che ha aperto tanti cuori. Con quel sorriso ha ricevuto in Vaticano anche tanti lucani, durante le udienze o gli incontri privati, lui che era figlio di migranti piemontesi e nutriva un grande amore per l’Italia, ma soprattutto per le Regioni che furono terre di emigrazione, come la nostra Basilicata.
LA VISITA A MATERA
Ricordo, dice ancora Angelo Chiorazzo, come tornò felice dopo la sua visita a Matera nel 2022, dove celebrò la Messa di chiusura del Congresso Eucaristico circondato dall’affetto devoto di migliaia di persone.
Papa Francesco amava le radici popolari, anche quelle religiose, ma era un uomo che mal sopportava la frase “si è sempre fatto così”. Per lui la Chiesa, come il suo fondatore, erano una cosa viva e se è viva opera e cambia. Per questo ha voluto fare cose nuove, come la Giornata Mondiale dei Bambini nel 2024, che ha promosso con grande entusiasmo ed ha intitolato proprio così, “Ecco io faccio cose nuove”.
IL RAPPORTO CON I BAMBINI
Il rapporto con i bambini e quello con gli anziani sono sempre stati aspetti emozionanti di Papa Francesco, ma avendo ricevuto l’onore di far parte del Comitato organizzativo della prima Gmb e del Pontificio Comitato che organizzerà le prossime, ho visto con i miei occhi l’importanza che per Papa Francesco rivestiva questo evento. Non solo per ascoltare i più piccoli, ma per inviare un messaggio ai grandi. Con la domanda: che mondo state preparando per loro?
I TANTI RICORDI PERSONALI DI CHIORAZZO
Sono tanti i ricordi personali- conclude Angelo Chiorazzo – ma non potrò mai dimenticare le sue attenzioni ed i suoi messaggi di incoraggiamento durante la mia permanenza in ospedale, l’estate scorsa, per un delicato problema di salute. È stato e rimarrà per sempre un gigante di pace e tenerezza.
Altre notizie - News
Altre notizie
- 21:29 PIZZABALLA E PIZZABALLA
- 21:27 Serie C, definiti i Play off ed i Play out del Girone A
- 21:01 La Procura della Repubblica di Messina ha aperto un'inchiesta sulla società giallorossa
- 20:55 L'ex vice presidente del Potenza Angelo Chiorazzo: "Vi racconto Papa Francesco"
- 20:49 PicernoAntonio Gentile allenatore Foggia: "A Picerno dobbiamo tirare fuori i cog*oni"
- 20:45 Catania, ecco i convocati di mister Toscano in vista del match di Potenza
- 20:42 Gianni Infantino Presidente Fifa: "Organizzeremo una partita in ricordo di Papa Francesco"
- 20:37 UN SABATO SENZA SPORT
- 20:34 Argentina, il San Lorenzo intitolerà il suo stadio a Papa Bergoglio
- 20:28 PicernoFrancesco Tomei allenatore Picerno: "Vogliamo provare a raggiungere il miglior piazzamento play off possibile"
- 18:01 Potenza-Catania, ecco dove vedere la partita in tv
- 17:55 Cosenza, per la retrocessione in Serie C si aspetta solo la matematica
- 17:52 PicernoIl Foggia domani a Picerno si giocherà il tutto per tutto
- 17:47 Giuseppe Raffaele allenatore Cerignola: "La nostra testa è già ai play off"
- 17:41 Il Lecce ha deciso di giocare domani sera a Bergamo con gli ultras del'Atalanta che attueranno una forma di protesta contro la Lega Serie A
- 21:47 Il Benevento come il Potenza, i sanniti possono arrivare quinti ma anche ottavi
- 21:44 Per la gara di Potenza e per i play off l'allenatore del Catania Mimmo Toscano si affiderà ai suoi giocatori più esperti
- 21:44 La Grande... Basilia!
- 21:40 Figc, il 30 Aprile è previsto un nuovo Consiglio Federale
- 21:37 Rinvio delle partite di calcio per la morte del Papa, ma chi ha ragione e chi ha torto?!
- 21:32 Supercoppa Serie C, ecco le squadre che parteciperanno alla competizione ed il regolamento
- 21:29 PicernoLa nuova vita a Pontedera dell'ex calciatore del Picerno Pablo Vitali
- 21:26 A Castelmezzano oggi (con un grande successo di pubblico) è stata inaugurata la Slittovia delle Dolomiti Lucane
- 21:24 Nessuna colletta, la trasferta di Picerno del Foggia è stata pagata dal "presidente" dei rossoneri Canonico
- 21:20 A Nocera c'è uno strano detto... "Ci rifaremo a Policoro"
- 21:18 PotenzaPotenza fai attenzione, il Catania è una squadra che fuori casa sa fare bene
- 21:12 PotenzaAnche il capitano del Potenza Salvatore Caturano ha voluto ricordare il fisioterapista del Lecce Graziano Fiorita
- 21:06 Papa Francesco, è lucano il benefattore anonimo che pagherà la sepoltura del Pontefice?
- 21:05 Serie C, il Padova è la terza squadra promossa in Serie B
- 20:59 PotenzaPotenza e la presa in GIRO del castello aragonese che non c'è
- 20:11 Galà del Calcio Lucano: un evento da non perdere... con Tuttopotenza
- 19:41 Calcio a 5, play off serie B Il Potenza impatta con la forte Olympique Sinope
- 19:17 Volley A3, finale play off. La Rinascita Lagonegro verso Gara 2
- 14:12 PotenzaMister De Giorgio: "Con il Catania gara suggestiva, in palio una posizione di classifica importante"
- 20:23 Potenza“Tutti al Viviani” la promozione del Potenza in occasione della gara con il Catania
- 19:12 PotenzaIl Club Manager del Potenza Carmine Tramutola è entrato a far parte della Giunta Regionale del Coni Basilicata
- 18:59 Per l'attaccante della Juventus Under 23 Guerra è pronto il rinnovo del contratto
- 18:52 È in arrivo il "Decreto Sport" per i nuovi stadi con cinque miliardi di investimenti, ma a Potenza non ci sono né idee e né progetti
- 18:39 Serie C Girone A, a Trento è stata costruita una tribuna aggiuntiva per ospitare domani i tifosi del Vicenza
- 17:05 Casertana, scatto decisivo per il nuovo "Pinto"
- 17:01 Serie B, lo Spezia cambia di nuovo proprietario... il club ligure finisce nelle mani di un magnate americano
- 16:53 Papa Francesco e quella strana coincidenza con la squadra argentina del San Lorenzo
- 16:50 Le partite Potenza-Catania e Picerno-Foggia verranno giocate senza i tifosi ospiti, ecco perché
- 16:50 Play off di serie C NOW 2025, tutte le date
- 16:48 Potenza-Catania, tutti gli scenari possibili che potrebbero uscire fuori dalla "roulette" del "Viviani"
- 16:40 PotenzaPotenza, contro il Catania verrà "rischiato" il centrocampista Felippe?
- 16:33 CalciomercatoIl Trapani ha già scelto il suo allenatore per la prossima stagione e conferma mister Aronica sulla panchina granata
- 16:27 PotenzaUna nuova vita per le edicole vuote ed i chioschi di Potenza
- 16:10 Il TAR del Lazio respinge il ricorso, ora il Cosenza vede il baratro della Serie C
- 15:51 Decaduti dal tesseramento i calciatori di Taranto e Turris