Un nuovo futuro per i chioschi delle edicole tradizionali che hanno chiuso i battenti. Soluzioni alternative, anche innovative, per dare indicazione di nuovi scenari di esistenza possibile e destinazioni d’uso alle decine di contenitori in abbandono. Vuoti container in degrado, in molti casi da anni, sparsi in giro, un po’ in tutti i quartieri della città: quel che resta delle gloriose edicole di una volta, in lenta e inesorabile agonia, a fronte dell’inarrestabile calo delle vendite di giornali e riviste e della crisi generale dell’editoria cartacea. Strutture che «eliminarle sarebbe un peccato» considerandone, in certi casi, il «valore storico e un certo pregio». Dunque, da riqualificare per affidarle all’estro creativo dei ragazzi, alle loro esigenze di svago e socializzazione o riassegnarle ai privati per tutt’altro genere di attività, magari, per farci un chioschetto di fiori che possa impreziosire un angolo del centro storico e ricordare l’atmosfera romantica di Parigi.

Ci sta pensando l’Amministrazione comunale, a partire dalla recente acquisizione - tramite atto di donazione al Comune – della storica edicola di via Pretoria, antistante la Trinità, in quello che è adesso Largo Elisa Claps. «Raccogliendo anche le sollecitazioni della stessa proprietaria, abbiamo convenuto che – spiega il Sindaco di Potenza, Vincenzo Telesca – sarebbe preferibile evitare di rimuoverla e smantellarla. La struttura sarà riqualificata, unitamente a tutta l’area attorno. Probabilmente un po’ ridimensionata nelle sue attuali misure. Distanziata dal bar adiacente. Abbiamo immaginato di affidarla ai ragazzi, agli studenti, ai giovani della nostra città, per le loro necessità: magari, per farci uno studio radiofonico tutto trasparente, in stile “Viva Radio Due” di Fiorello, pensando anche alla possibilità di accogliere consolle e dj per serate di musica in strada, ovviamente in rispetto degli orari prestabiliti dal Regolamento comunale.

Così facendo, da qui, avviamo un ragionamento più ampio per quel che attiene anche a tutte le altre analoghe strutture, di ex edicole di proprietà di privati, da strappare al degrado e destinare a nuove attività e tipologie di commercio». «Felicissima di essere stata accontentata» la signora Valeria Violante: resterà al suo posto la struttura della storica edicola aperta dal nonno Raimondo Priore nel secondo dopoguerra. E, ancora più felice, perché «certa che il Comune saprà trovare la soluzione migliore per metterla al servizio della città». La riflessione sul tema è appena partita, ma gira già qualche ipotesi, come per l’edicola all’angolo della Banca d’Italia, a ridosso di Piazza Matteotti e del Municipio, chiusa un anno fa: «Modificandone la destinazione d’uso la immagino ideale – ha detto Telesca - come chiosco di fiori in stile parigino».

Sezione: L'Eco di Potenza / Data: Gio 24 aprile 2025 alle 16:27 / Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
Autore: Redazione
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