Centrata la promozione in Lega Pro, ora per Palazzo dei Domenicani e la “SSD Casarano Calcio” la priorità è l’omologazione alle norme dello stadio “Giuseppe Capozza”. L’attuale situazione della principale struttura sportiva cittadina, infatti, non è considerata adeguata da permettere alla squadra locale di calcio di giocare le partite casalinghe della Lega Pro.

Da tempo il Comune e la società di Antonio Filograna-Sergio sono in contatto per risolvere questo problema che è diventato urgente da giovedì dopo la matematica promozione della squadra nell’ex serie C. Inoltre, i due soggetti sociali devono anche risolvere il problema della convenzione per la gestione dello stadio attualmente concessa alla “Casarano Calcio” in regime provvisorio.

Smaltita la sbornia dei festeggiamenti si comincia a programmare il futuro e la prossima stagione. Una delle priorità è senza dubbio l’adeguamento alle norme federali dello stadio “Capozza”. Se non si interviene per tempo, ossia prima della prima partita del prossimo campionato (fine agosto), il Casarano rischia di giocare una o più gare casalinghe in uno stadio non suo e in un’altra città.

Gli interventi da fare sono tanti e, soprattutto, è necessario trovare le risorse finanziarie per realizzarli. Un problema non da poco che dovrà affrontare il Comune di Casarano proprietario della struttura.

Ma quali sono i principali interventi da fare?

L’attuale sala antidoping verrà trasformata in un secondo spogliatoio per gli arbitri in quanto in Lega Pro è ormai consuetudine che le terne arbitrali siano di sesso misto, e quindi è necessario che ci sia uno spogliatoio anche per le donne; di conseguenza bisognerà prevedere e realizzare una nuova sala antidoping.

La sala stampa deve essere ampliata fino a un minimo di trenta postazioni per radio e televisioni; inoltre servono altre trenta postazioni per i cronisti. Una soluzione non definitiva potrebbe essere l’eliminazione delle poltrone di parte della prima fila della tribuna e sostituirle con le postazioni per i giornalisti.

Altri interventi sono: l’ampliamento delle panchine perché quelle attuali non hanno il minimo previsto (21 posti); la sostituzione della cartellonistica pubblicitaria frontale alla tribuna sostituendola con pannelli pubblicitari luminosi e con messaggio non fisso; il potenziamento dell’illuminazione dello stadio deve essere portata tra 500 e 800 lumen; è necessario cambiare tutti i sediolini della gradinata perché hanno uno schienale troppo basso (il minimo è 60 cm. di schienale).

«I lavori dovrebbero cominciare subito, dopo l’ultima di campionato – afferma il sindaco – perché gli uffici hanno già ricevuto alcuni preventivi. Una volta che avremo tutti i preventivi dobbiamo trovare le somme di bilancio per poter finanziare le opere. Se non si troveranno dobbiamo trovare una soluzione diversa anche in accordo con la società calcistica».

Il riferimento è alla convenzione per la gestione dello stadio. La società calcistica si sarebbe detta disposta a contribuire al finanziamento dell’adeguamento del “Capozza”, ma in cambio vorrebbe che la convenzione prevedesse un periodo più lungo rispetto all’ultimo contratto.

L’ultima convenzione firmata tra il Comune e la precedente società, che era presieduta da Giampiero Maci, prevedeva un periodo di soli sei anni. Filograna sarebbe disposto a contribuire con proprie risorse se si allungasse il periodo di gestione a 20-25 anni.

Un tempo molto lungo che a Palazzo dei Domenicani incontra qualche perplessità, anche perché nel bilancio comunale ci sono ancora voci relative a un debito di più di dieci anni fa legato a una precedente gestione della società calcistica e dello stadio. Un errore che l’amministrazione comunale non vorrebbe ripetere.

Sezione: Mondo Calcio / Data: Lun 21 aprile 2025 alle 19:21 / Fonte: Il Quotidiano di Puglia
Autore: Redazione
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