Una lunga giornata di festa, prima di sfidarsi da avversari sul campo. È quella che hanno vissuto tra la mattina e il primo pomeriggio di sabato 15 marzo dalle tifoserie di Bari e Salernitana.

I 3.000 sostenitori campani arrivati in Puglia sono stati accolti per le vie del centro e del lungomare, fino al corteo avviato poco dopo le 13 all’esterno dello stadio San Nicola. Un fiume umano biancorosso e granata, i colori sociali dei due club, unito da un rapporto di fratellanza e gemellaggio vivo dal 1983.

A suggellare il tutto, cori di reciproco sostegno, sciarpe e bandiere a tema. Replica delle scene viste quattro mesi fa a Salerno, in occasione della partita di andata giocata il 10 novembre 2024 e vinta per 2-0 dal Bari davanti a quasi 5.000 tifosi arrivati dalla Puglia.

Tutto nacque da un fumogeno viola, che per primi accesero i baresi e che piacque molto ai salernitani. Dalla richiesta di informazioni, venne fuori un'accoglienza speciale che i supporter pugliesi riservarono ai tifosi granata, fianco a fianco per la prima volta nel vecchio Stadio della Vittoria, a Bari. Era il 25 settembre 1983 e da quel momento Bari-Salerno, sui gradoni, è diventato binomio, un gemellaggio, una fratellanza. In occasione del primo vagito, coinvolse diverse anime del tifo granata. Vi contribuirono il Centro Coordinamento dell'epoca con il compianto Bruno Tescione, Alberto Pacifico, Salvatore Orilia, Amedeo Rosamilia, insieme agli ultras. 

Sezione: Mondo Calcio / Data: Sab 15 marzo 2025 alle 17:48 / Fonte: repubblica.it
Autore: Redazione
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