«Vuoi trasferire Matera in Puglia?». Il traguardo sembra più vicino per gli ex senatori Tito Di Maggio e Corrado Danzi, promotori con l'associazione "Matera terra d'Otranto" del referendum finalizzato al passaggio della città dei Sassi nella regione limitrofa.

Dopo l’annuncio dello scorso 10 ottobre, i due lucani fanno sapere che la Corte di Cassazione ha ritenuto legittima la richiesta del referendum indicando la procedura che dovrebbe permettere, nel giro di poche settimane, di perfezionare la domanda.

«Qualcuno pensa che la storia sia finita nel dimenticatoio, ma non è così - dichiara Di Maggio - Noi abbiamo fatto una richiesta al Comune, ma questo ci aveva fornito una risposta erronea portandoci fuori strada. Infatti, il Comune non il potere di prendere decisioni sul tipo di referendum da noi richiesto. L’interlocutore è la Corte di Cassazione, la quale ha sancito che il referendum è legittimo».L’idea nasce per favorire lo sviluppo economico e culturale di Matera, inserendola in un contesto regionale più «dinamico e competitivo», in una fase storica chiave per la città, dove diventa urgente riflettere sul futuro del territorio dopo il processo di Capitale Europea della Cultura per il 2019.
Dunque, un progetto “ambizioso”, quello portato avanti dai due ex esponente di Palazzo Madama che, nonostante alcuni intoppi, non dovrebbe presentare colpi di scena. 

La Suprema corte ha inviato, infatti, tutte le procedure da seguire per redigere la domanda referendaria e ha individuato un delegato che seguirà l'iter amministrativo: «Entro fine mese sarà tutto ultimato - aggiunge Di Maggio - La Corte di Cassazione, quindi, girerà la richiesta di referendum alla presidenza della Repubblica che ha il compito di doverlo indirlo nella prima occasione utile».

Con ogni probabilità, quindi, toccherà ai cittadini materani stabilire se restare in Lucania oppure candidare la Città dei Sassi quale settima provincia pugliese. L’ex parlamentare non ha dubbi sull’esito del quesito. «Basta farsi una passeggiata tra le vie della città. L’umore della cittadinanza è evidente - conclude Di Maggio - Siamo totalmente dimenticati e completamente sfruttati da questa regione. È il momento di dire basta!».

Sezione: La Voce della Basilicata / Data: Ven 14 marzo 2025 alle 18:29 / Fonte: corriere.it
Autore: Redazione
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