Oggi, 13 marzo, ricorre l’anniversario della morte di Giuseppe Nicola Summa, meglio noto come Ninco Nanco, figura emblematica del brigantaggio meridionale postunitario. Nato ad Avigliano il 12 aprile 1833, Ninco Nanco divenne uno dei più fidati luogotenenti di Carmine Crocco, distinguendosi per le sue abilità guerrigliere e per la sua inflessibile opposizione all’invasore piemontese. 

La sua attività di resistenza subì un duro colpo l’8 febbraio 1864, quando la sua banda fu decimata nei pressi di Avigliano, con la perdita di diciassette uomini. Il 15 febbraio dello stesso anno, una taglia di 15.000 lire fu posta sulla sua testa. Circa un mese dopo, il 13 marzo, Ninco Nanco e due suoi compagni, tra cui il fratello Francescantonio, furono catturati nei pressi di Lagopesole dalla Guardia Nazionale di Avigliano e giustiziati sul posto a Frusci, frazione di Avigliano.

La salma di Ninco Nanco fu successivamente esposta ad Avigliano come monito e poi trasferita a Potenza per la sepoltura. La sua morte segnò la fine di una delle figure più temute e rispettate del brigantaggio lucano.

Ninco Nanco incarna la resistenza del popolo meridionale contro l’oppressione e l’ingiustizia. La sua memoria ci invita a riflettere sulle radici profonde della Questione Meridionale e sulla necessità di riconoscere le voci di coloro che, come lui, si opposero a un processo di unificazione che spesso ignorò le istanze e le sofferenze delle popolazioni del Sud.

Sezione: News / Data: Gio 13 marzo 2025 alle 16:51 / Fonte: Pagina Facebook Briganti
Autore: Redazione
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