La situazione del Taranto FC è sempre più complessa. Dopo l’esclusione definitiva dal campionato di Serie C, sono arrivate le motivazioni ufficiali della sentenza del Tribunale Federale, che ha anche sanzionato alcuni dirigenti: tre anni di inibizione per Giove e Alfonso, un anno per Campbell e sei mesi per Acquaviva.

Al centro della vicenda c’è il mancato pagamento di ritenute Irpef e contributi Inps relativi agli stipendi di novembre e dicembre 2024. Il club avrebbe cercato di saldare questi debiti utilizzando crediti fiscali di una società terza, un’operazione ritenuta illegittima dal Tribunale Federale. Inoltre, il Taranto non avrebbe versato le ritenute Irpef degli stipendi di gennaio 2025, né le rate degli incentivi all’esodo e dei contributi Inps previsti per quel mese.

A complicare ulteriormente la situazione, ieri si è svolta presso il Tribunale di Taranto un’udienza pre-fallimentare riguardante il mancato pagamento del servizio steward della scorsa stagione. La società creditrice ha chiesto il fallimento del club per il mancato rispetto del piano di rientro concordato lo scorso febbraio. L’avvocato del Taranto ha chiesto due mesi di tempo per presentare una proposta alternativa alla liquidazione giudiziale, ma ora la decisione spetta al giudice.

In questo scenario di grande incertezza, il futuro del Taranto FC appare compromesso. Una cosa è certa, bisogna ripartire dal basso e ricostruire su basi solide una nuova storia per il calcio tarantino che in questa stagione sta vivendo i momento più bui della sua storia.

Sezione: Mondo Calcio / Data: Mer 12 marzo 2025 alle 21:09 / Fonte: Tele Rama
Autore: Redazione
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