Taranto ha vissuto una giornata surreale tra attesa, illusione, speranza e le solite fake news. La data del 13 dicembre resterà a lungo nella mente dei tifosi rossoblù che hanno aspettato invano che si concretizzasse l’annuncio che Mark Campbell, rappresentante della Apex Group, la società in odore di rilevare il club, aveva fatto ormai dieci giorni addietro: “Il 13 dicembre ci sarà il passaggio di proprietà ed entro quella data sostituiremo anche la fideiussione della famiglia Giove”.
Doveva essere la data definitiva, quella che tutta la piazza di Taranto attendendeva ormai da settimane, ma a conti fatti non si è registrato nulla, solo l’ennesimo salto nel vuoto. Era atteso per la data del 13 dicembre il closing per il passaggio del pacchetto di maggioranza del Taranto FC 1927, correlato ad un cambio di fideiussione a garanzia degli emolumenti tentato e mai riuscito perché subordinato ad una banca estera.
A questo punto la situazione diventa delicatissima perché a meno di tre giorni dalla seconda scadenza imposta dalla Lega (16 dicembre) per pagare stipendi e oneri contributivi non si hanno risposte e il Taranto rischia l’ennesima penalizzazione. Che a questo punto, vista la classifica, risulterebbe mortale.
Fonti vicine alla proprietà attuale, fanno sapere che sono ormai alcuni giorni che tra le parti non c’è alcun contatto. Si è attesa quindi comunicazione da parte di Apex sui propri movimenti, ma nessuno ha dato notizia ne al presidente uscente Massimo Giove e ne ai suoi legali o rappresentanti.
I tifosi chiedono chiarezza. Soprattutto all’amministrazione comunale che aveva accreditato Mark Campbell con tanto di conferenza stampa a Palazzo di Città lo scorso 21 ottobre. Da allora solo promesse e qualche annuncio, come l’ingaggio dell’ex numero due della Lega Pro Marcel Vulpis in qualità di Chief Growth Officer di Apex e di Francesco Ghelfi come futuro direttore generale del club. A questo punto è una corsa contro il tempo per evitare il peggio.
Silenzio da parte di Apex, che a quanto sembra, stando alle ultime comunicazioni giunte per vie traverse, sarebbe intenta ad inviare una cifra sul conto del Taranto per il pagamento degli emolumenti da corrispondere il 16 dicembre, ancora bloccata sul fronte estero. Sul fronte fideiussione tutto invece sembrerebbe ancora fermo fuori dall’Italia e gestito dai legali iberici di Mark Campbell che in questo momento sarebbe in contatto con i suoi stretti collaboratori per risolvere la problematica.
A conti fatti non c’è alcun cambio fideiussione, nessun versamento sul conto del Taranto (quindi ancora bloccato o no?) e nessun closing. Giove sarebbe pronto ad attendere ancora fino a lunedì mattina, successivamente potrebbe mettere in atto un piano alternativo che porrebbe automaticamente fine all’era Apex prima che possa avere inizio. Di certo la data del 16 dicembre è fondamentale per il pagamento degli emolumenti di settembre e ottobre. Se non sarà rispettata automaticamente giungerebbe una penalizzazione molto pesante.
Mai come adesso sarebbe ora opportuno un comunicato ufficiale dalle parti coinvolte che però restano tutte in silenzio. “Nei confronti dei tifosi del Taranto non c’è alcun rispetto” sussurra qualcuno.
Doveva essere la data definitiva, quella che tutta la piazza di Taranto attendendeva ormai da settimane, ma a conti fatti non si è registrato nulla, solo l’ennesimo salto nel vuoto. Era atteso per la data del 13 dicembre il closing per il passaggio del pacchetto di maggioranza del Taranto FC 1927, correlato ad un cambio di fideiussione a garanzia degli emolumenti tentato e mai riuscito perché subordinato ad una banca estera.
A questo punto la situazione diventa delicatissima perché a meno di tre giorni dalla seconda scadenza imposta dalla Lega (16 dicembre) per pagare stipendi e oneri contributivi non si hanno risposte e il Taranto rischia l’ennesima penalizzazione. Che a questo punto, vista la classifica, risulterebbe mortale.
Fonti vicine alla proprietà attuale, fanno sapere che sono ormai alcuni giorni che tra le parti non c’è alcun contatto. Si è attesa quindi comunicazione da parte di Apex sui propri movimenti, ma nessuno ha dato notizia ne al presidente uscente Massimo Giove e ne ai suoi legali o rappresentanti.
I tifosi chiedono chiarezza. Soprattutto all’amministrazione comunale che aveva accreditato Mark Campbell con tanto di conferenza stampa a Palazzo di Città lo scorso 21 ottobre. Da allora solo promesse e qualche annuncio, come l’ingaggio dell’ex numero due della Lega Pro Marcel Vulpis in qualità di Chief Growth Officer di Apex e di Francesco Ghelfi come futuro direttore generale del club. A questo punto è una corsa contro il tempo per evitare il peggio.
Silenzio da parte di Apex, che a quanto sembra, stando alle ultime comunicazioni giunte per vie traverse, sarebbe intenta ad inviare una cifra sul conto del Taranto per il pagamento degli emolumenti da corrispondere il 16 dicembre, ancora bloccata sul fronte estero. Sul fronte fideiussione tutto invece sembrerebbe ancora fermo fuori dall’Italia e gestito dai legali iberici di Mark Campbell che in questo momento sarebbe in contatto con i suoi stretti collaboratori per risolvere la problematica.
A conti fatti non c’è alcun cambio fideiussione, nessun versamento sul conto del Taranto (quindi ancora bloccato o no?) e nessun closing. Giove sarebbe pronto ad attendere ancora fino a lunedì mattina, successivamente potrebbe mettere in atto un piano alternativo che porrebbe automaticamente fine all’era Apex prima che possa avere inizio. Di certo la data del 16 dicembre è fondamentale per il pagamento degli emolumenti di settembre e ottobre. Se non sarà rispettata automaticamente giungerebbe una penalizzazione molto pesante.
Mai come adesso sarebbe ora opportuno un comunicato ufficiale dalle parti coinvolte che però restano tutte in silenzio. “Nei confronti dei tifosi del Taranto non c’è alcun rispetto” sussurra qualcuno.
Doveva essere la data definitiva, quella che tutta la piazza di Taranto attendendeva ormai da settimane, ma a conti fatti non si è registrato nulla, solo l’ennesimo salto nel vuoto. Era atteso per la data del 13 dicembre il closing per il passaggio del pacchetto di maggioranza del Taranto FC 1927, correlato ad un cambio di fideiussione a garanzia degli emolumenti tentato e mai riuscito perché subordinato ad una banca estera.
A questo punto la situazione diventa delicatissima perché a meno di tre giorni dalla seconda scadenza imposta dalla Lega (16 dicembre) per pagare stipendi e oneri contributivi non si hanno risposte e il Taranto rischia l’ennesima penalizzazione. Che a questo punto, vista la classifica, risulterebbe mortale.
Fonti vicine alla proprietà attuale, fanno sapere che sono ormai alcuni giorni che tra le parti non c’è alcun contatto. Si è attesa quindi comunicazione da parte di Apex sui propri movimenti, ma nessuno ha dato notizia ne al presidente uscente Massimo Giove e ne ai suoi legali o rappresentanti.
I tifosi chiedono chiarezza. Soprattutto all’amministrazione comunale che aveva accreditato Mark Campbell con tanto di conferenza stampa a Palazzo di Città lo scorso 21 ottobre. Da allora solo promesse e qualche annuncio, come l’ingaggio dell’ex numero due della Lega Pro Marcel Vulpis in qualità di Chief Growth Officer di Apex e di Francesco Ghelfi come futuro direttore generale del club. A questo punto è una corsa contro il tempo per evitare il peggio.
Silenzio da parte di Apex, che a quanto sembra, stando alle ultime comunicazioni giunte per vie traverse, sarebbe intenta ad inviare una cifra sul conto del Taranto per il pagamento degli emolumenti da corrispondere il 16 dicembre, ancora bloccata sul fronte estero. Sul fronte fideiussione tutto invece sembrerebbe ancora fermo fuori dall’Italia e gestito dai legali iberici di Mark Campbell che in questo momento sarebbe in contatto con i suoi stretti collaboratori per risolvere la problematica.
A conti fatti non c’è alcun cambio fideiussione, nessun versamento sul conto del Taranto (quindi ancora bloccato o no?) e nessun closing. Giove sarebbe pronto ad attendere ancora fino a lunedì mattina, successivamente potrebbe mettere in atto un piano alternativo che porrebbe automaticamente fine all’era Apex prima che possa avere inizio. Di certo la data del 16 dicembre è fondamentale per il pagamento degli emolumenti di settembre e ottobre. Se non sarà rispettata automaticamente giungerebbe una penalizzazione molto pesante.
Mai come adesso sarebbe ora opportuno un comunicato ufficiale dalle parti coinvolte che però restano tutte in silenzio. “Nei confronti dei tifosi del Taranto non c’è alcun rispetto” sussurra qualcuno.
Anche perché notizie ufficiali non ce ne sono. Quelle ufficiose sono poche e frammentarie. Il lungo susseguirsi di ipotesi, congetture e anche fake news delle ultime ore ha preso il sopravvento. Di certo c’è che ieri 13 dicembre non è avvenuto alcun closing che riguarda il Taranto FC 1297 e che lunedì 16 dicembre molto probabilmente non si farà a tempo a pagare stipendi e contributi. Perché? Pare che Mark Campbell – Apex Capital Global LLC- avesse pronto un bonifico, partente dagli Stati Uniti, di 420 mila euro che non è potuto planare sul conto di destinazione, perché bloccato fino a una dozzina di ore fa. Il resto lo ha fatto la burocrazia bancaria italiana ed una certa superficialità, forse, nell’affrontare la situazione dall’estero. Insomma il replay del famoso bonifico del 16 ottobre. I soldi ci sono, la fideiussione ha, invece, bisogno di altro tempo per essere prodotta nella maniera corretta. Pare che la parte venditrice abbia accettato di attendere altri giorni, a meno di colpi di scena. Pantalone, alias Campbell, intanto continua a pagare fornitori vecchi e nuovi…
E quindi? Il nulla che diventa realtà. Mark Campbell, rappresentante legale della Apex Capital Global, non ha più dato seguito alle apparentemente buone intenzioni di acquisire dalla famiglia Giove il pacchetto di maggioranza del Taranto. E così il preliminare firmato a metà novembre, che annunciava come data ultima del closing il 13 dicembre, è diventato lettera morta. Dalla conferenza stampa di Campbell, nel salone degli specchi di Palazzo di Città con accanto il sindaco Rinaldo Melucci del 21 ottobre, sono trascorsi 53 giorni e non vi è stato momento che non si rincorressero notizie l’una il contrario dell’altra. Intanto qualche sospetto ha cominciato ad addensarsi su Campbell e i due più facoltosi soci senza nome, che avrebbero dovuto mettere il denaro. Tanto denaro per coprire la fideiussione di 350.000 euro, in sostituzione di quella versata da Giove la scorsa estate. Un tentativo sarebbe stato fatto due giorni fa, ma la federazione l’ha ritenuta inammissibile. Ci si aspettava un secondo tentativo nella giornata di ieri, ma nulla si sarebbe mosso. Resta il pugno di mosche che volano libere sulla città dei due mari, sopra le teste dei tifosi che attendevano con ansia. Resta anche una squadra che torna a fare capo a Giove e che dovrebbe ricevere entro lunedì 16 dicembre gli stipendi di settembre e ottobre.
Intanto, ci sono altre informazioni che ruotano intorno al Taranto F.C. Nel pomeriggio di giovedì 12 dicembre, nella sede della struttura commissariale di Taranto, il commissario Massimo Ferrarese, insieme alla sua squadra tecnica guidata dagli ingegneri Silvio Scarcelli e Alessandro Zito, ha incontrato l’impresa Seli Manutenzioni Generali Srl, vincitrice dell’appalto per la ricostruzione dello stadio Erasmo Iacovone.
Presenti all’incontro anche l’ingegner Riccardo Cucini, rappresentante dell’impresa esecutrice, gli ingegneri progettisti Alessandra Romano, Tobia Zordan, Federico Rosa e l’architetto Alberto Cecchetto.
Secondo il cronoprogramma, i lavori inizieranno entro gennaio 2025 e saranno completati nella primavera del 2026. “Questa è una giornata importante per l’avvio della realizzazione dell’impianto bandiera dei Giochi del Mediterraneo e rappresenta il coronamento dello sforzo portato avanti in questi mesi dalla struttura commissariale”, ha dichiarato il commissario Ferrarese.
Respinto infine, come se non bastasse. il ricorso per la prima penalizzazione. La Corte Federale d’Appello a Sezioni Unite, presieduta da Mario Luigi Torsello, ha rigettato il reclamo presentato dal Taranto contro la penalizzazione di 4 punti in classifica, che resta da scontare nella stagione in corso. Confermate anche le inibizioni di 4 mesi per il presidente Massimo Giove e l’amministratore unico Salvatore Alfonso. La sanzione era stata inflitta dal Tribunale Federale Nazionale lo scorso 5 novembre su segnalazione della Co.Vi.So.C., a causa del mancato pagamento, entro il termine del 1° agosto 2024, degli emolumenti e degli altri compensi relativi alla mensilità di giugno 2024 dovuti ai tesserati.
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