Termina ai quarti di finale il sogno della Rinascita Lagonegro di ritrovare la A2 dopo una sola stagione nella terza serie. Tutti i complimenti vanno a San Donà di Piave, capace tra andata e ritorno di vincere con due 3-1 e meritare il passaggio del turno. I ragazzi di Lorizio, dopo una regular season di ottimo livello, sono mancati proprio nelle partite decisive della stagione, facendo ancor di più aumentare i rimpianti. La compagine di mister Moretti, di contro, ha giocato bene anche stasera davanti ai propri sostenitori, concedendo davvero pochissimo spazio di manovra ai biancorossi. 25-19, 25-23, 23-25, 25-18: lo scatto d'orgoglio del terzo parziale non è bastato per recuperare una sfida che, alla luce del risultato di Villa d'Agri, appariva già delicata alla vigilia.
Eppure, nella prima parte è la Rinascita a partire col piede giusto, con l'ispirato Vaskelis che regala un momentaneo +4 (7-11). I padroni di casa rispondono immediatamente (10-11), Lorizio capisce il momento delicato e chiama a raccolta i suoi. Il centrale Guastamacchia, tra le fila venete, si conferma efficace a muro e in contrattacco (12-11). Salgono le percentuali di San Donà, Lagonegro non risponde, punteggio ribaltato (17-13). In questa fase si sbaglia tanto a servizio da una parte e dall'altra, il che favorisce un continuo cambio palla. Ancora Vaskelis prova a tenere in scia la Rinascita (18-16), dall'altro lato i nerazzurri reagiscono tentando una nuova fuga (21-17). Il finale è tutto appannaggio dei padroni di casa, Lagonegro spegne la luce: Favaro sfrutta un mani fuori per chiudere 25-19.
Lorizio toglie la giacca, rianima i suoi ragazzi, prova a dare una scossa.
Il secondo set inizia in equilibrio, appena la Rinascita prova a mettere il naso fuori (5-7, Vaskelis), San Donà risponde presente: prima 7-8, poi il pari (10-10) con protagonista ancora Guastamacchia. Si procede punto a punto, Lagonegro non vuole stendere tappeti rossi agli avversari: poderosa pipe di Armenante (13-13), Favaro sostiene il punteggio casalingo (15-13 prima, 17-15 poi). Vaskelis aiuta i compagnin anche a muro (18-18), San Donà commette qualche errore di troppo a servizio, che al contrario non tradisce Mastrangelo (entrato sul 19-19) con l'ace del vantaggio. Arriva il turno di capitan Miscione al posto di Pizzichini, ma due punti consecutivi consentono ai veneti di riportarsi nuovamente avanti (21-20). La tensione sale, un contestatissimo punto al videocheck fa aumentare il distacco (22-20), ma Lagonegro resta in scia (23-22). Armenante prova a resistere sul set point San Donà, il punto esclamativo lo mette il forte opposto Giannotti (25-22).
Il terzo periodo, come detto, è quello dell'orgoglio. Del tentativo di rimonta. Lorizio motiva i suoi nella pausa, decisamente più determinati e cattivi. Vaskelis esordisce con un preciso diagonale (2-3), si va avanti punto a punto fino ad un nuovo, contestato punto (8-6) a favore di San Donà tra le vibrante proteste dei giocatori e della panchina biancorossa. Le discutibili decisioni arbitrali non demoralizzano la Rinascita che macina gioco e punti. Fioretti va di pipe (10-8), Molinari di secondo tocco (12-11). San Donà accelera sul 15-12, Lorizio si affida ancora al time out. Lagonegro c'è: Miscione attacca in primo tempo (16-14), dà il suo contributo anche Nicotra (entrato al posto di Armenante, 17-16), Molinari sale a muro su Giannotti per il pari (17-17). Il giovane schiacciatore si rende protagonista anche a servizio (19-20, Vaskelis attacca per il minibreak (19-21). Il finale, nonostante qualche brivido e il tentativo di recupero di San Donà, è tutto a favore della Rinascita, con Fioretti e soprattutto Miscione a muro che chiudono sul 23-25.
Senza perdersi d'animo, i biancorossi tentano il tutto per tutto nel quarto parziale, ma San Donà - con esperienza, sagiacia e l'aiuto del pubblico - riesce sempre a mantenere un minimo distacco. Dopo l'illusorio vantaggio di Vaskelis (2-3), i veneti accelerano con Favaro (10-7). Fase decisamente negativa per la Rinascita: prima un brutto errore in attacco di Vaskelis (11-7), poi un ace veneto e un brutto muro subìto proprio dal lituano sul 17-12. Dopo il disperato time out di Lorizio, arrivano l'ace di Fioretti e un ottimo fendente di Nicotra (18-16). San Donà mantiene il +2 fino alle battute finali, allorquando dà la scossa decisiva al match chiudendo 25-18 grazie a Guastamacchia e Giannotti.
San Donà festeggia la qualificazione in semifinale, Lagonegro si lecca le ferite in disparte ma consapevole di aver comunque condotto un campionato dignitoso. La società, una volta smaltita la delusione, si metterà subito al lavoro per programmare la prossima stagione: la cosa certa è che si ripartirà da una base di giocatori di indubbio valore e da una nidiata di giovani che si è messa in luce ed ha accumulato la giusta dose di esperienza. Il tempo è a favore della Rinascita, c'è tutta la voglia di ripartire.
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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