Anche Daniele Sebastiani, presidente del Pescara e consigliere federale per la Lega Pro, si esprime sul grande fermento che sta interessando la terza serie rimarcando un concetto: “Con Marani stiamo condividendo il tema del salary cap, dei giovani, della riforma Zola. Però sul tema dei paletti più stringenti non sono d’accordo col presidente di Lega. Le società di calcio hanno controlli che non ha nessun’altra azienda. Il rischio è di far scappare via dal calcio le persone per bene e chi opera assennatamente. Il problema sono i furbetti di turno. Dobbiamo essere tutti uguali e in questo momento non è così”. Da qui l’urgenza di una riforma: “Finalmente anche Gravina sta guardando in faccia la realtà. Le sue parole vanno nella direzione delle società che chiedono campionati regolari e cose fatte per bene da tutti. Si badi bene. La riforma non deve fare distinzione tra piccoli e grandi club, ma deve premiare le società organizzate e sostenibili”.

Il Var? “Tema delicato – spiega Sebastiani – ma se la Lega Pro vuole considerarsi un campionato professionistico deve avere tutti gli strumenti a disposizione. E’ vero che ci sono costi e problemi strutturali (gli stadi, nda) da affrontare e risolvere ma l’utilizzo del Var ormai è necessario”. Infine, la chiusura su Macchia: “L’ho conosciuto due anni fa. Sta facendo un gran lavoro. L’ho visto quando sono venuto a Potenza dove ho apprezzato quanto fatto in tema di strutture, dei lavori allo stadio, la strutturazione del settore giovanile. Anche se è nuovo nel mondo del calcio sta tracciando una strada che guarda al futuro”.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 19 febbraio 2025 alle 16:58 / Fonte: lanuova.net
Autore: Redazione
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