Giornata convulsa quella di ieri per il Taranto, che riesce a scampare proprio in extremis il pericolo radiazione. C’era tempo fino alle 23:59, il nodo che non si riusciva a sciogliere quello legato all’utilizzo dei crediti d’imposta per il pagamento dei contributi, meccanismo che l’Agenzia delle Entrate deve obbligatoriamente autorizzare. E fino al pomeriggio mancava il via libera propedeutico all’effettuazione dei bonifici delle spettanze ai tesserati, nel caso del Taranto quelle arretrate di settembre e ottobre (disattese lo scorso 16 dicembre) che la società ha scelto di saldare per evitare di finire dritta nel baratro.

La situazione si è risolta solo in serata ma il socio di maggioranza ha tremato col rischio di dover gettare definitivamente la spugna per mancanza di appigli. Tralasciate, come previsto, le mensilità di novembre, dicembre e gennaio che scadevano proprio ieri e per le quali scatterà un nuovo deferimento con possibile penalizzazione di 12 punti da scontare nella prossima stagione sportiva. Giove vuole portare avanti l’attività agonistica nonostante il campionato in corso sia già compromesso da tempo. L’obiettivo dichiarato, come noto, è mantenere in vita il titolo sportivo, unico fine per il quale l’attuale proprietà è tornata a mettere mano al portafoglio pur di evitare l’estromissione dal girone C. Sui pagamenti effettuati si esprimerà, comunque, la Covisoc chiamata a vigilare sulla regolarità dei versamenti di tutti i club di serie C.

Giove è pronto a dare seguito al suo piano per «tirare a campare» che prevede la retrocessione in serie D a suon di sconfitte impiegando tutti juniores e una ripartenza, se tutto dovesse filare liscio, dal massimo torneo dilettantistico seppur con una pesante penalizzazione iniziale. In pratica quello che è accaduto al Brindisi, ancora impelagato all’ultimo posto e con la salvezza tutt’altro che certa. Strada facendo ci saranno da affrontare altre scadenze federali (16 aprile e 4 giugno), ma saranno ampiamente gestibili dal punto di vista finanziario avendo il Taranto tutti baby in organico che non pesano affatto sulle casse societarie.

Restano in sospeso, ovviamente, i pagamenti che scadevano nella giornata di ieri. Il Taranto, per il momento, resiste e si prepara ad affrontare i prossimi impegni di campionato (venerdì sera, trasferta a Picerno) tra lo stupore della tifoseria, inorridita di fronte a una gestione che ha spento completamente la passione della piazza trasformando il calcio giocato in un vero e proprio incubo. Lo scenario resta tetro, con questa società non esiste una prospettiva in grado di ridare slancio al Taranto che necessiterebbe, invece, di una dirigenza forte e ambiziosa anche in funzione del nuovo stadio.

Sezione: Mondo Calcio / Data: Mar 18 febbraio 2025 alle 17:50 / Fonte: la Gazzetta del Mezzogiorno
Autore: Redazione
vedi letture
Print