Corre veloce, Emanuele Schimmenti. In campo è imprendibile per gli avversari. Dribbling e accelerazioni che infiammano e Potenza è già pazza di lui.

Estro, tanto, ma anche incisività: quattro gol e due assist in undici partite. Numeri da leader per il classe 2002, che sta vivendo la stagione della consacrazione.

“Sono abbastanza contento, ma sicuramente non mi fermerò adesso. Cerco di fare più gol possibile e mettermi in mostra, sperando di fare bene qui a Potenza”, ha raccontato Emanuele Schimmenti ai microfoni de LaCasadiC.com.

Irriverente (per gli avversari) in campo, più timido e riservato fuori. E gli occhi sognati di chi sa di potersi prendere tutto.

Accolto con un pizzico di scetticismo, Schimmenti ci ha messo veramente poco per prendersi Potenza. “All’inizio i tifosi non mi conoscevano, ora la piazza sta iniziando a farlo. Sono orgoglioso che una piazza come Potenza mi dia fiducia e creda in me. Mi farebbe piacere un gol decisivo al novantesimo sotto la Curva Ovest, sarebbe un bel regalo per i tifosi”. Lavora tanto, Emanuele. Ventidue anni, ma la testa di un veterano. “Devo migliorare sotto porta. Anche a Cava ho sbagliato un gol. Devo essere decisivo anche nel passaggio decisivo. Stiamo lavorando molto sulla fase difensiva, anche su quello posso migliorare tanto”.

Giovanissimo sì, ma già leader tecnico del Potenza. Merito di un gruppo che gli ha dato subito fiducia. “Sono contentissimo. I compagni mi trasmettono fiducia e sono contenti del mio contributo. In campo mi cercano e questa cosa fa piacere. Anche all’inizio, quando giocavo poco e trovavo meno spazio, i compagni mi hanno dato fiducia e adesso che sto facendo bene sono contento di ripagarli”. Una crescita esponenziale, resa possibile anche dal grande legame con Caturano: “Ho fatto un po’ più di fatica all’inizio, perché lui voleva qualcosa in più da me. Col tempo e conoscendoci meglio abbiamo trovato una grande intesa e i risultati si stanno vedendo. Caturano è un grandissimo compagno, è quasi come un padre per me”.

Ventuno sulle spalle, sinistro di piede e colpi da campione. La Joya di Potenza parla siciliano. “Sono innamorato di Lionel Messi. Quest’anno ho preso la numero 21 per Paulo Dybala. Sono entrambi mancini, mi rivedo tanto in loro e li guardo spesso. Sono loro i miei principali idoli”.

L’estro al servizio della squadra, dicevamo. “SchimMessi” – come viene chiamato nello spogliatoio – ha licenza di stupire, divertendo e determinando. “Punto tanto sulla velocità. Cerco di confondere l’avversario con un doppio passo e poi saltarlo. Cerco di sfruttare la mia rapidità al meglio. L’importante è aiutare la squadra. Gol o assist? Se devo scegliere, preferisco un gol (ride, ndr)”.

Gli occhi non mentono mai. E quelli di Emanuele sognano. Ma rimanendo sempre con i piedi per terra. “Non mi pongo obiettivi. Penso giornata dopo giornata. Il mio obiettivo è sempre quello di fare gol e fornire assist. Spero di arrivare in doppia cifra per i gol”. E anche sulla stagione con il Potenza ha le idee chiare: “Pensiamo a salvarci. Siamo convinti dei nostri mezzi. Continuiamo così, dopo la salvezza punteremo ai playoff. La cosa principale, però, rimane è la salvezza”.

Nessun limite per il Potenza, ma anche per sé stesso. Del resto a ventidue anni è lecito sognare. E dopo questo inizio, è un dovere farlo. “Come mi vedo tra cinque anni? Sicuramente migliore rispetto a oggi e con maggiore esperienza. Cercherò di far bene per arrivare più in alto possibile. Sogno la Serie A, giustamente. Quest’anno sono qui a Potenza e mi dedico al Potenza. Cerco di fare il meglio possibile per puntare più in alto possibile”. E SchimMessi, che studia da Joya, corre veloce… verso un futuro roseo.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 30 ottobre 2024 alle 18:54 / Fonte: lacasadic.com
Autore: Redazione
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