«Ho letto dai giornali rispetto a quanto emerso dal consiglio comunale. Non conosco i contenuti del bando, parteciperemo come faranno gli altri. La squadra ha bisogno di giocare e deve farlo nella città capoluogo. Ovviamente, poi, che vinca il migliore». Il patron dell’Avellino Calcio Angelo Antonio D’Agostino non si sbilancia su quanto emerso dal consiglio comunale circa la questione stadio. L’assise del capoluogo ha approvato la concessione, fino al 2026, che permette al club cittadino di terminare senza problemi il campionato, poi ci sarà l’indizione di un bando al quale potranno partecipare anche altre realtà sportive.

Intanto per i lupi c’è una promozione da conquistare. La scaramanzia c’è, l’entusiasmo pure: «C’è entusiasmo, speriamo di non perderlo nelle giornate che mancano. Oggi incontrerò la squadra, l’altra settimana ha portato bene quindi ci riprovo. Speriamo sia un anno... Non lo diciamo! Stringiamo i denti, è un percorso complicato, con ancora 33 punti in palio ma la distanza che ci separa è poca. La nostra formazione è molto competitiva».

Nel Girone C si attende il verdetto su Taranto e Turris, entrambe a rischio esclusione. Uno scenario che cambierebbe gli equilibri in classifica, portando i biancoverdi a ridosso del Cerignola primo in classifica. Una situazione che si ripresenta ogni anno, e che a D’Agostino suona come una vera e propria ingiustizia nei confronti delle società che si presentano allo start stagionale con tutte le carte in regola: «Sono nel direttivo nazionale della Lega e parleremo di questo. Non sono, non lo ero e non sarò mai d’accordo rispetto a quanto accade puntualmente ogni anno. Non è corretto rispetto a chi partecipa ai campionati con tutto in regola. Non parliamo di una questione di campionati falsati, il tema è fare in modo che questo non accada più verificando bene con delle valutazioni approfondite nel momento in cui ci sono le iscrizioni».

Sezione: Mondo Calcio / Data: Gio 20 febbraio 2025 alle 18:01 / Fonte: orticalab.it
Autore: Redazione
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