Fabrizio Lucchesi, oramai ex dirigente del Taranto, intervenuto alla trasmissione 'A Tutta C' sulle frequenze di TMW Radio ha spiegato cosa è mancato nella trattativa con il gruppo Apex: “Non ho partecipato alla trattativa, non conosco l’interlocutore e non ho voluto sapere neanche il nome. Se avessi mischiato il mio ruolo, conoscendo chi partecipava alla trattativa, avrei fatto male il mio lavoro. L’ho vissuta da esterno, da una parte l’entusiasmo della piazza, dall’altra le notizie che mi arrivavano dalla segreteria.
Da una parte c’erano gli auspici migliori con gli incontri in città, anche con esponenti della pubblica amministrazione, mentre dall’altra parte dalla segreteria mi dicevano che non arrivava il bonifico. Sono rimasto che non è arrivato il bonifico, non so neanche il nome di chi doveva comprare”. 

A prendere posizione sulla vicenda anche i tifosi, nello specifico l'Aps Taras 706 a.C., il supporters' trust del Taranto, che nella mattinata di oggi, ha diramato un comunicato: "Le settimane scorrono inesorabili verso il baratro, portando con sé solo incertezza e frustrazione. 
Il supporters' trust aveva trovato alcune conferme non ufficiali ma affidabili riguardo alla trattativa per la cessione delle quote di maggioranza a un fondo americano. Negli ultimi giorni, la questione riguardante il passaggio societario si è intrecciata con la grana stipendi e contributi di luglio e agosto, la cui responsabilità ricade totalmente sull'attuale gestione.
Ieri, 16 ottobre, è andato poi in scena l'ennesimo teatro dell'assurdo, con una corsa contro il tempo per versare gli stipendi e al contempo cercare di cedere la patata bollente di una società ridotta ormai a uno scheletro.
Fino ad ora, il trust ha atteso con ansia che la ragione prevalesse, ostaggi come siamo dei capricci di un socio di maggioranza dimissionario, incapace di prendere decisioni chiare e definitive, così com'è incapace di dialogare con piazza e tifosi.
Muto di fronte alle numerose richieste giunte nei mesi dal nostro trust, puntualmente ignorate a dispetto di qualsivoglia norma, prassi, buongusto o semplice capacità di capire che avremmo potuto aiutare nella cessione del Taranto.
Il disastro economico-sportivo è ormai acclarato, ma ora Giove deve essere chiaro sullo stato delle trattative. Deve parlare oggi, subito.
Il Taranto è un bene superiore, troppo grande per essere lasciato nelle mani di chi non è stato in grado di garantire la sopravvivenza del club nel calcio professionistico. Serve un ultimo gesto di responsabilità – l'unico rimasto – verso la città intera".

Sezione: Le avversarie / Data: Gio 17 ottobre 2024 alle 13:52 / Fonte: Tutto C
Autore: VoceRoca / Twitter: @tuttopotenza
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