Torna a parlare Massimo Giove. Il presidente del Taranto, ai microfoni di Antenna Sud, tv media partner del club, affronta diverse tematiche: dal ritiro al mercato, passando per la squalifica dello Iacovone e, dunque, alla questione stadio.
l ritiro dovrebbe iniziare il 18 Luglio e terminerà il 2 Agosto in quanto la stagione sportiva 2024/25 si aprirà l’11 agosto con il debutto nella Coppa Italia di Serie C. Una scelta così spiegata dal numero uno del club ionico: “Siamo venuti incontro alle richieste della tifoseria, abbiamo scelto questa sede per non andare troppo lontano da Taranto”.
In giornata è stato presentato il nuovo rendering, l’ultimo, dello Iacovone: “Non so nulla, il Taranto per l’ennesima volta non è stato invitato e quindi non conosco il progetto. Sono tornato adesso da Napoli per lavoro, mi dicono che è stato presentato il progetto, ne prendo atto ma il Taranto per l’ennesima volta non è stato coinvolto. Si giocherà durante i lavori? Noi siamo in contatto con il ministro Abodi che, nell’ultima visita che fece a Taranto, ci ha assicurato e rassicurato che almeno per questa stagione il Taranto giocherà allo Iacovone. Quest’anno il problema non ci sarà, nella stagione 2025/2026 vedremo cosa accadrà”.

Giove torna a parlare sulle sanzioni ricevute dopo gli avvenimento del Menti di Vicenza: “I miei tifosi sono stati aggrediti e insultati, ricevendo all’arrivo un’accoglienza incredibile. Non siamo ben voluti, qualsiasi cosa facciamo. Due bagni dello stadio Menti ci costeranno 20.000€, è un qualcosa di assurdo. Quello che a me più duole sono le due giornate di squalifica: se la Procura ha inflitto questa squalifica al Taranto, avrebbe dovuto applicare la stessa sanzione al Vicenza. Il petardo è stato lanciato dal settore dei vicentini: noi prendiamo multa e porte chiuse, loro nemmeno quello”.
Il presidente annuncia la conferenza stampa: “Quest’anno parlerò una volta al mese, così non posso essere additato come l’uomo che non parla ai tifosi e alla stampa. Sabato mattina avrò un incontro con i giornalisti, in cui presenzieranno anche mister Capuano e il nuovo responsabile del settore giovanile. Finalmente inizieremo a parlare di calcio vero”.

Da Caturano a Montalto, cominciano ad essere accostati i primi nomi al Taranto: “Caturano è un vecchio pallino sia mio, sia di Capuano. Montalto è molto legato al mister, stiamo cercando una punta: il mercato è lunghissimo, può accadere di tutto. Vi dico che Eziolino conosce bene Caturano e Montalto, sono giocatori che ha già allenato nella sua carriera. In questo momento ci sono fermenti da parte di grosse società che vogliono riscattarsi. Stiamo sentendo delle follie per il mercato di Lega Pro, ma quest’ultimo campionato certifica che non vince chi spende di più. L’equilibrio rende una squadra importante in ogni reparto”. E sulle riconferme: “Il contratto di Vannucchi è scaduto, Kanoute è un nostro giocatore ma ha una clausola d’uscita che può essere esercitata da chiunque: era una condizione obbligatoria per acquistarlo dall’Avellino. Ferrara, Calvano e Mastromonaco sono dei nostri giocatori, così come Enrici, Riggio, Bifulco e De Marchi. Capuano sta valutando la permanenza di Miceli, che ha fatto bene: è un ragazzo straordinario, che ha preso a cuore questo progetto. Mi auguro che ci sia spazio pure per Orlando, per il quale nutro grandissima stima e simpatia: è un grande calciatore, che può fare la differenza in questa categoria. Dobbiamo migliorarci ed inserire qualcosa. Il mister sa dove e come mettere le mani, ma tutto il Taranto ha fiducia nelle qualità di mister Capuano”. 

Giove affronta anche il tema penalizzazione, che ha influito sulla classifica nella passata stagione: “L’unica macchia che mi porto dietro nella stagione passata è quella dei quattro punti di penalizzazione, anche se la sanzione la ritengo ingiusta. Avevamo dimostrato, in Lega, che il danno dell’incendio che era avvenuto nella gara contro il Foggia era di notevole portata. Nonostante uno studio approfondito, in cui avevamo portato tutte le situazioni riguardo i mancati incassi e le cancellazioni di sponsorizzazioni, siamo stati penalizzati. Poi non si è parlato di un mancato pagamento ma di un ritardato pagamento, era accaduto anche a Tacopina con la Spal ma al Taranto sono stato inflitti 4 punti, alla Spal 3. Tornando indietro mi sarei venduto entrambi gli occhi per tentare di evitare quel problema che purtroppo è accaduto, la prima volta in 7 anni della mia gestione. Purtroppo è successo ma mai mi sarei immaginato quei 4 punti di penalizzazione”.

Si punterà, comunque, alla costruzione di una rosa sostenibile: “I tempi dei vecchi miliardari, che prendevano le loro fortune e le buttavano nel calcio, non esistono più. La Fifa impone che le società devono essere sostenibili, i club vivono di incassi, sponsorizzazioni, valorizzazioni, minutaggi e plusvalenze. Più ingressi ci sono, più la società ha l’opportunità di poter incassare. La Covisoc, se uno fa il passo più lungo della gamba, ti blocca e devi capitalizzare: ci sono da rispettare dei criteri di bilancio e di stabilità. È una situazione molto complessa. Oggi noi dobbiamo pensare a mantenere il Taranto in equilibrio. Finché ci sarò io, manterrò il calcio a Taranto. Non farò il passo più lungo della gamba. La squadra del cuore della città fa fatica ad andare in giro e cercare delle sponsorizzazioni, a Taranto la situazione è drammatica. Ci sono tante situazioni che spero possano cambiare in questa città”.

Sezione: Le avversarie / Data: Mer 26 giugno 2024 alle 18:04 / Fonte: corriereditaranto.it
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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