I bene informati del calcio dicono che quando si adotta il silenzio stampa, pratica ormai obsoleta, qualcosa potrebbe a breve accadere in termini di decisioni.

O almeno ci sarebbe idealmente una chiara intenzione di farlo. Vedremo quello che succederà dopo Taranto-Picerno di domenica pomeriggio (ore 17.30), gara dal pronostico chiuso visto che si affronta chi, prima di subire il sorpasso dal Cerignola, guidava in compagnia la classifica del girone C e la formazione desolatamente ultima. Clima tetro, ambiente depresso al limite del suicidio collettivo. Immagini crude, da intendersi ovvio sempre in senso figurato, ma che proiettano sentimenti di pura sfiducia. Logicamente sotto l'aspetto sportivo visto che il rinvio del pronunciamento del Tribunale Federale in ordine alla penalizzazione (anche un ottimistico -2 sarebbe salutato con toni trionfali), non lenisce i patemi per uno sviluppo di campionato che si annuncia tendente ad evitare principalmente l'ultima posizione equivalente ad una retrocessione diretta. E soprattutto sui risvolti societari dalla dubbia interpretazione e con il concreto sospetto che l'invocazione del cambiamento radicale diventi supino di fronte una ferrea volontà di lasciare inalterata la situazione. Avvalorato dalle concreti voci di un Giove che sarebbe in grado (scordiamoci ormai il concetto di autofinanziamento) di rispettare la scadenza di metà mese di ottobre in merito al pagamento di stipendi e contributi del bimestre luglio-agosto. Ma attendiamo il 16 prima di emettere sentenze anticipate, anche perché in senso contrario lo scenario più estremo potrebbe essere rappresentato da un “Viggiano-bis” con tanto di smobilitazione di staff tecnico e giocatori.
 
Fabrizio Lucchesi, che non è un dipendente del Taranto ma risulta l'unico deputato a rilasciare dichiarazioni in questo momento, prova a decifrare la vigilia di questa gara dal pronostico apparentemente univoco.
 
“Ho parlato alla squadra che come tutti i tarantini vive questo momento di fibrillazione. Ho detto che nello sport non vince sempre il più forte, ma il migliore. Il Picerno ha sicuramente un organico superiore al nostro, ma nel calcio prevale anche chi dà più dell'altro. Se finora la squadra ha dato il 100%, l'invito è di dare il 110%. Sulla carta la gara è proibitiva, il Taranto dovrà vendere cara la pelle”. Impossibile non sollecitare il dirigente toscano sulle questioni societarie. “Non c'è nulla di nuovo, siamo in attesa di capire se queste ipotesi siano concrete. Io come ho spesso detto non partecipo alle trattative. C'è riserbo assoluto sulla situazione che va letta in due modi: o c'è riserbo perché le cose serie si fanno in questo modo o non c'è nulla realmente. Anche io vivo questa situazione, ma posso affermare che il mio lavoro ormai è esaurito”. E molto presto, nel giro di 48 ore, ci potrebbero essere novità.
 
Ci sarebbero anche rivoli di aspetti tecnici da illustrare. Sempre da esprimere con cautela visto che in questo momento il calcio giocato interessa visivamente ad un gruppetto di stoici sostenitori. Si tenterà di battere il precedente record di paganti di 565 e le previsioni autorizzano a immaginare un decremento dei già pochissimi spettatori. Rientrano dalla squalifica due elementi cardini del Taranto di inizio stagione: De Santis al centro della difesa e Zigoni al centro dell'attacco, per sottolineare la centralità del loro ruolo non soltanto nello specifico settore. Gautieri potrebbe proseguire con il 3-5-2, Giovinco e Ardizzone già assenti a Foggia non dovrebbero farcela. In dubbio anche Papazov nel reparto arretrato.

Sezione: Le avversarie / Data: Sab 12 ottobre 2024 alle 17:59 / Fonte: cronachetarantine.it
Autore: Redazione
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