A parlare di favola, il rischio è l’abuso di luogo comune. In vetta (condivisa) al girone C dopo otto giornate, il Picerno è ormai alla quarta stagione consecutiva nelle zone interessanti della classifica (reduce da tre playoff). Chiunque nella Serie C meridionale voglia puntare al vertice, sa che deve fare i conti con un club che sta dimostrando come passione, organizzazione, solidità economica e programmazione possano compensare la distanza con realtà di ben altre dimensioni. 

Con meno di seimila abitanti, Picerno è infatti il terzo comune meno popoloso della Lega Pro (preceduto da Piancastagnaio e Renate). Paese piccolo ma operoso, a una ventina di chilometri da Potenza, da qualche anno non è noto solo per le eccellenze gastronomiche ma anche per essere una realtà consolidata (e appetibile, per giocatori e addetti ai lavori) della terza serie. Se Picerno fa rima con professionismo, si deve indiscutibilmente a una figura imprenditoriale d’altri tempi. Donato Curcio, 82 anni ben portati, è lo zio d’America che ha scelto di riversare amore e risorse sulla comunità da cui si è distaccato negli anni Sessanta. Arrivò negli Stati Uniti con in tasca un diploma di istituto tecnico e soli 200 dollari – come ama raccontare –, ma anche con qualche esperienza di lavoro in altri Paesi europei e l’intuito dell’uomo d’affari, quello che gli è servito per fare fortuna con la lavorazione dei materiali plastici. A Buffalo (Stato di New York) ha scelto di vivere e ha investito trasversalmente, senza però dimenticare mai le origini. Scegliendo il calcio come filo da lanciare oltre l’oceano per tenere un legame costante con la terra che ama. 

A partire dallo stadio, piccolo ma funzionale, adeguato negli anni ai parametri della Lega Pro (Picerno, prima di tanta gloria, era abituata alla polvere del calcio regionale). Un impianto sportivo che è tra i pochi in Italia a portare il nome di un vivente, lo stesso Donato Curcio, che una quindicina d’anni fa decise di regalare agli abitanti di Picerno una struttura sportiva di qualità per la prima squadra e le attività giovanili. E così l’intitolazione dello stadio “Donato Curcio” è stata più che naturale, secondo la stessa logica per la quale il Viola Park della Fiorentina porta il nome del suo ideatore e finanziatore, Rocco Commisso. E tra i due imprenditori – che viaggiano ovviamente su grandezze economiche diverse – le analogie comunque ci sono: dalla storia vincente di emigrazione fino all’accento italo-americano che mescola pensieri antichi e visioni moderne. Ogni anno, Curcio fa ritorno a Picerno in due o tre occasioni per riabbracciare la sua gente, oltre che per godersi da vicino la sua creatura. Senza mai fare proclami, ma con un riferimento. Da quando infatti ha letto la storia del Castel di Sangro – arrivato in Serie B nel 1996, con i suoi 6.600 abitanti –, il pensiero condiviso a bassa voce con i suoi più stretti collaboratori rimane: “Si può fare anche qui?” Sul campo, la stagione è iniziata sgombrando subito la mente dalle incognite legate ai cambiamenti. In panchina, il posto di Emilio Longo – stratega delle ultime due stagioni, in difficoltà adesso a Crotone – è stato preso da Francesco Tomei, già vice di Eusebio Di Francesco. L’assetto del club è snello e funzionale, perché passa quasi tutto dalle mani del direttore generale Vincenzo Greco, a Picerno ormai dal 2019, uomo di fiducia della proprietà da quando è stata azzerata la precedente dirigenza (dopo una condanna per illecito sportivo). E anche amministratore oculato, perché il budget di ogni stagione è tra i più bassi di chi punta – mettendo insieme esperti e giovani – a qualcosa di più di una sofferta salvezza. Il capitano è Emmanuele Esposito, 33 anni, ex giovanili del Napoli insieme a Lorenzo Insigne, unico reduce dai tempi dell’Eccellenza lucana. Il talento più brillante passato dal Curcio negli ultimi tempi è Rachid Kouda, che brilla nello Spezia ma è già stato preso dal Parma. Ma gli occhi della B si sono già posati sui difensori Gilli e Pagliai (entrambi confermati). In attesa che sboccino altri fiori, quelli piantati nell’ultimo calciomercato estivo.

Sezione: Qui Picerno / Data: Gio 10 ottobre 2024 alle 16:27 / Fonte: gazzetta.it
Autore: Redazione
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