Durante l'appuntamento odierno con A Tutta C sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto l’ex direttore sportivo del Potenza Fortunato Varrà. Queste le sue parole: 

Come valuta l’inizio di questa stagione nel girone C? È sorpreso dall’exploit dell’Audace Cerignola?
“Il Cerignola non mi sorprende, ha un tecnico preparato e una società competente con un direttore che conosce la categoria. Loro possono parlare di progettualità, stanno investendo da anni per crescere e migliorare. Questa partenza non mi sorprende assolutamente”.

Ha senso per lei mettere in discussione Pazienza ad Avellino?
“No, secondo me non ha senso. Perinetti non ha bisogno di consigli, ma infatti non è Perinetti a mettere in discussione Pazienza. Il problema sono le società che in piazze così grandi non riescono ad avere pazienza. La squadra non è costruita bene ma benissimo, il problema è che non c’è pazienza perché Avellino è da 4-5 anni che prova a salire ma non ci riesce”.

Cosa pensa delle seconde squadre? Il girone meridionale ha qualcosa in più degli altri due?
“Io sono favorevole alle seconde squadre perché alzano la qualità del campionato e valorizzano i giovani. Il girone C ha piazza calde e importanti, ha un’attenzione mediatica che negli altri gironi non c’è. Dal punto di vista tecnico però secondo me hanno qualcosa in più il girone A e il girone B, valorizzano i giovani e fanno investimenti giusti per la C. Nel girone C invece vengono fatti investimenti sproporzionati”.

Il Catania ha tutto per vincere il campionato?
“Ha un grande allenatore e un grande direttore, è una piazza troppo importante e ha fatto grandi investimenti. È una proprietà solida che sta investendo soldi importantissimi da tre anni. Alla lunga con la mentalità di Mimmo Toscano il Catania verrà fuori”.

Cosa permette a una squadra con un bacino d’utenza piccolo come il Picerno di ottenere questi risultati?
“La progettualità tecnica e la pazienza perché il Picerno due anni aveva messo in discussione Longo visto che non riusciva a decollare. Il direttore Greco è stato bravo a tenere botta e ora è diventata una realtà. La progettualità è fondamentale, ci sono società radicate su una cultura del lavoro che permettono di aspettare e di far lavorare sia il direttore sportivo che l’allenatore, così come sta succedendo al Cerignola”.

Sezione: Gli ex rossoblu / Data: Gio 19 settembre 2024 alle 16:50 / Fonte: Tmw Radio
Autore: Redazione
vedi letture
Print