Antonio Rubino, Presidente del CRA Basilicata dell’AIA (Associazione Italiana Arbitri) in una nota replica al comunicato diffuso dalla Polisportiva Anzi, società di prima categoria che aveva denunciato di ritirare la squadra dal campionato di 1^ categoria per torti arbitrali e atteggiamenti razzisti nei confronti di alcuni suoi atleti. Di seguito la nota inviata dal CRA Basilicata.

Desta sorpresa e rammarico il comunicato a firma del Presidente della Società Anzi, militante nella Prima Categoria lucana, che riconduce in maniera inopportuna e infondata, alcuni presunti errori arbitrali ad un atteggiamento, per certi versi, razzista. La circostanza che la società Anzi schieri giocatori con un colore della pelle diverso da quello della maggior parte degli altri atleti, non è presa in considerazione da nessuno degli arbitri lucani, ragazzi e ragazze ‘per bene’, che garantiscono il rispetto delle regole nelle contese calcistiche della FIGC e operano nel rispetto umano con educazione e professionalità. L’AIA, Associazione Italiana Arbitri, da sempre è custode di valori autentici che impreziosiscono lo sport a vantaggio delle nostre comunità. L’impegno degli arbitri italiani contro la discriminazione razziale è un punto fermo dell’Associazione, che aderisce con convinzione alla campagna #Unitidaglistessicolori che la Federazione Italiana Giuoco Calcio promuove per l’eliminazione della discriminazione razziale. Il Comitato Regionale Arbitri che mi onoro di rappresentare e tutti gli arbitri della Basilicata, insieme al Comitato Regionale della FIGC LND, con forza e determinazione rinnovano quotidianamente il loro impegno contro ogni forma di discriminazione. La società Anzi nel suo comunicato fa riferimento ad episodi non meglio specificati di discriminazione subite anche fuori dal rettangolo di gioco, fatti non circostanziati nel comunicato, che se fossero stati realmente segnalati agli arbitri, sarebbero stati oggetto di decisioni conseguenti. A prescindere da ogni accadimento di natura tecnica durante le gare che si disputano sui terreni di gioco della regione, restando sempre a disposizione per un dialogo costruttivo finalizzato a migliorare il livello del movimento calcistico lucano, sento il dovere di ribadire l’assoluta e ferma posizione di tutti gli arbitri lucani contro le discriminazioni razziali. Chi lavora per il rispetto dei diritti e l’integrazione, promuovendo rispetto, uguaglianza e solidarietà, troverà nell’AIA un punto di riferimento.

Sezione: Calcio lucano / Data: Mar 03 dicembre 2024 alle 16:12 / Fonte: Aia Basilicata
Autore: Redazione
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