Continuiamo a riportare le opinioni dei nostri lettori, con gli argomenti trattati che saranno poi oggetto di approfondimenti, c'è chi, come Rocco Salvatore, vuole il Viviani ristrutturato senza pensare a delocalizzazioni varie: "Il Viviani non si tocca, con i giusti lavori è un piccolo Marassi" il che potrebbe anche essere un valore aggiunto sempre che una struttura più ampia e capiente possa essere inserita in quel contesto urbano. Non mancano le accuse alla classe politica abbastanza latitante, come Giuseppe Tamburrano che scrive: "È una vergogna, amministrazione comunale prima e attuale... campa cavallo che l'erba cresce"

Giuseppe Di Camillo si lamenta, con giusta ragione, per le condizioni proibitive, specialmente con maltempo, con le quali si assiste alla partita: "Buongiorno, venerdì ho assistito alla gara contro il Sorrento nei distinti insieme a mio cognato di Perugia (grande tifoso) che è venuto a Potenza per vedere la partita. Premetto che per me il posto migliore per assistere alla partita sono i DISTINTI e purtroppo ci siamo bagnati e il giorno dopo raffreddati con mal di gola. Sarebbe il caso di affidare la gestione dell’impianto al presidente Macchia per un lungo periodo al fine di effettuare quelle migliorie che possano permettere finalmente riempire lo stadio Ma la burocrazia e altro… fanno da padrone e non avremo mai il piacere di vedere il Viviani un gioiellino. Pazienza quando le condizioni meteorologiche lo consentono andrò allo stadio altrimenti c’è SKY Un saluto". Migliorare il Viviani allo stato attuale sembrerebbe al soluzione migliore per Luigi Pugliese che pur non disdegnando una soluzione diversa come la localizzazione, magari a Lavangone, si accontenta, per l'attuale situazione in cui versano gli enti locali, di un'opera conservativa per l'impianto di viale Marconi con la speranza anche della risoluzione di altre problematiche che emergono nella zona: "Questione che periodicamente si affaccia sulla scena del dibattito cittadino tra tifosi, addetti ai lavori e cittadini. La delocalizzazione in una zona periferica, che potrebbe essere Lavangone, consentirebbe di realizzare una struttura moderna dove si potrebbe coltivare un sogno che il vulcanico presidente Macchia potrebbe cavalcare.
Ma, facciamo i conti con la realtà, per le ambizioni attuali della squadra, la pigrizia dei potentini e le difficoltà economiche e non solo delle amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo portano a soluzioni conservative per rendere il Viviani una struttura integrata nel tessuto cittadino. Soluzioni che dovranno risolvere le problematiche presenti attualmente che vanno dalle interferenze con le attività commerciali e residenziali adiacenti allo stadio alla realizzazione di servizi e facility moderne, compresa la copertura, negli altri settori del campo come quelli effettuati nella mega area hospitality realizzata da patron Macchia". 

Polo di attrazione, lungaggini burocratiche e tecniche, lentezza atavica nella progettualità e Potenza che non deve accontentarsi perché non da meno di altre realtà italiane più piccole, è il pensiero di Donato Luongo che non disdegna anche di sintetizzare altre problematiche extra sportive: "Buon giorno sono un lucano e seguo le vicende della squadra del Potenza e della Regione, vivo al Nord, devo fare delle osservazioni al riguardo, ma perché questi lavori allo stadio sono così lunghi, questa atavica lentezza in ogni progetto, la Basilicata e la città di Potenza hanno un gap da colmare, Potenza ha bisogno di un nuovo stadio da 20 mila spettatori, non è da meno di Empoli, Frosinone, Sassuolo, Benevento, deve essere un polo di attrazione della Regione, leggo anche che manca l’acqua a volte in alcuni quartieri le comunicazioni stradali e ferroviarie interrotte per lavori interminabili. Ma la politica che cosa fa? E forse un problema culturale? Saluti".

Sezione: #MondoPotenza / Data: Gio 19 settembre 2024 alle 14:40
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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