Lo chiamano “Re”, lui a volte se ne vergogna un po’. Anche se, in passato, si definiva istintivo. Il capitano del Catanzaro Pietro Iemmello a cuore aperto in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Parla anche di calcio, ma non solo. Parla del suo passato, parla della sua vita fuori dal campo. Dalle accuse sul gioco d’azzardo all’attore Andrea Roncato compagno della suocera, fino al giorno in cui si innamorò della sua attuale dolce metà.

“Ero molto istintivo. Poi negli anni sono cambiato, adesso conto fino a 5, allora no. Qualche lite di troppo con allenatori e dirigenti, non dovevo. A Lanciano scappai dal ritiro, ma il ds Leone e l’allenatore D’Aversa capirono. Altri no, e questo mi ha fatto perdere un po’ di tempo”. Ma poi arriva la svolta: “a Foggia con De Zerbi, da lì mi prese il ds Angelozzi a Sassuolo: volevano mandarmi in prestito, ma ero terzo attaccante dopo Defrel e Matri, ho voluto giocarmela e sono arrivato a segnare a San Siro, battendo con i miei gol l’Inter col Sassuolo e il Milan col Benevento”.

“Dopo i due gol all’Inter, Angelozzi mi disse: ‘Mi ha chiamato Ventura, ti segue per la Nazionale’. Quindi avrei voluto, l’anno dopo, fare il titolare, ma a Sassuolo non c’era la possibilità. Così andai a Benevento, che mi pagò 7 milioni, ma con un problema al ginocchio che ho risolto solo un anno e mezzo dopo. Per me quello è un grande rimorso”.

Le accuse sul gioco d’azzardo

Si racconta che a Foggia il gioco d’azzardo gli abbia creato qualche problema, c’è stata anche un’auto bruciata e un’aggressione in campo quando è tornato da avversario. “A La Spezia dicevano che ero gay, a Foggia mi accusavano di queste cose. In realtà a Foggia era stato terribile, mi sono fidato dei dirigenti e ci ho rimesso 250mila euro. La verità è questa: se giocavo a poker o a una macchinetta, che male c’era?”.

Il ritorno a Catanzaro

“Ho valutato pro e contro. In realtà di pro non ce n’erano… Ero fermo da 8 mesi, stavo male, la squadra non andava bene. I tifosi non vedevano l’ora, avevo bisogno di tempo. Ma sapevo che la stagione vera sarebbe stata quella dopo: così è stato. A Catanzaro poi ogni piccolo problema diventa gigantesco, ma era un mio sogno giocare nella squadra della mia città, della quale sono sempre stato tifoso e dove ho famiglia. Mi chiamano Re? Anche a Foggia era così, per la verità… Mi fa piacere, ma a volte me ne vergogno un po’”.

A Catanzaro, Iemmello conquistò anche la moglie, l’attrice Giulia Elettra Gorietti. “Era qui per lavoro, io in vacanza. L’avevo martellata su Instagram, non mi rispondeva, così mi sono presentato in hotel e l’ho portata su uno scoglio nascosto, con una grotta. Lì ci siamo innamorati”.

Il compagno della suocera di Iemmello, mamma dell’attrice, è il famoso attore Andrea Roncato: “è rimasto quello che vediamo nei suoi film, ha sempre la battuta pronta. Qualche settimana fa mi ha scritto: ‘Catanzaro-Cosenza 4-0, Bologna-Lazio 5-0: la giornata perfetta’. Un grande…”.

Sezione: Mondo Calcio / Data: Gio 10 aprile 2025 alle 16:22 / Fonte: strettoweb.com
Autore: Redazione
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