A Matera ed a Potenza si parla di "invidia" e delle cure per combatterla: ridere e scherzare. La "fascinazione" nella cultura popolare lucana produceva mal di testa. In Basilicata il massimo esempio di invidia si afferma nel campanilismo Potenza/Matera. Di questo si parla nel primo "Festival dell'Invidia Sociale". Il tutto si concretizza anche nei due dispositivi chit-chat che permettono una conversazione leggera e disinvolta della durata di pochi minuti. Questi dispositivi sono montati a Potenza ed a Matera e sono una sorta di telefoni in cui i cittadini dei due capoluoghi si scambiano messaggi. Un simpatico modo per conoscersi e sfatare quell'ancestrale campanilismo sempre presente.

Il festival, "nato dalla motivazione di far riflettere, ridere e contribuire a far crescere le comunità", è stato ideato e promosso da Casa Netural, Matera Letteratura, Risvolta, Amabili Confini, Tam (Tower Art Museum), Studio Antani, Generazione lucana, La Luna al Guinzaglio e Prime Minister Basilicata. ''Obiettivo del festival - hanno spiegato gli organizzatori - è quello di favorire maggiore accettazione e consapevolezza, rompendo tabù e facendo leva sul potere dell'ammirazione, lievito indispensabile per avere relazioni sane, resilienti e positive in ogni ambito della propria vita, esercizio da praticare soprattutto qui al Sud dove è necessario favorire le collaborazioni e le reti di alleanze per lo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio''.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 24 giugno 2024 alle 11:38 / Fonte: Voci In Gioco
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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