Eduardo Imbimbo torna a parlare della sua breve esperienza alla Turris ai microfoni di Otto Channel al programma Focus Serie C. Tanti punti di domanda, tante incertezze e una salvezza che secondo il mister era possibile.

“Una domanda molto complessa, per me e chi l’ha vissuta è difficile da prendere in considerazione l’esperienza a Torre. Molto probabilmente si paga il fatto di voler fare il passo più lungo della gamba con conseguenze come queste. Aldilà dell’annata che sta finendo in questo modo, alla base di tutto, ci sono investimenti sbagliati e non basati sulle proprie finanzialità. Torre è una città che è il doppio di Avellino ed ha avuto tantissime disavventure”.

“Il mio arrivo era legato ad un forte tentativo per salvarsi, quando sono arrivato dal Messina c’erano solo 5/6 punti e si poteva fare e la squadra era buona. Primicile mi ha voluto fortemente a Torre, però subito siamo stati fermati dal problema del mercato. Il mio esordio è stato col Potenza e facemmo un bel pareggio nonostante una rosa molto risicata. Con la Casertana ho lanciato Iuliano, ma numericamente bisognava fare qualcosa in più per competere. Il blocco del mercato però ci ha fermato, bastava poco per salvarsi secondo me, abbiamo avuto pazienza per lo sblocco ma nulla. Poi col direttore avevamo individuato alcuni elementi di spessore che però non sono mai arrivati. A me dispiace tantissimo aver lasciato calciatori e staff, con cui mi sono trovato benissimo. Non auguro a nessuno di vivere una cosa del genere”.

“Io sinceramente non credo alle favole durante il percorso. Chi andrà in panchina? Non so se sono stati contatti gli allenatori della vecchia gestione, mal che vada chiameranno l’allenatore della Primavera, visto che la proroga per Forziati è scaduta”.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 01 febbraio 2025 alle 13:20 / Fonte: vesuviolive.it
Autore: Redazione
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