La cantante pgnolese Arisa ed il Festival Di Sanremo: "Per me è stata un’esperienza divertente"

Arisa torna a Sanremo e parla del suo legame profondo con il Festival, che sulle pagine di Repubblica descrive come “il sogno che si realizza”. Sin da ragazzina, immaginava di salire su quel palco, un po’ come sognare di sposare il principe azzurro. “Il principe non l’ho sposato, ma Sanremo l’ho vinto”, scherza, ricordando le sue due vittorie: nel 2009 con Sincerità tra le Nuove Proposte e nel 2014 con Controvento tra i Campioni. Quest’anno torna in gara nella serata delle cover, duettando con Irama sulle note di Say Something di Christina Aguilera.

Tra i momenti indimenticabili, cita il suo debutto al festival: “Nel 2009 fu incredibile, non mi aspettavo che andasse così bene. All’inizio ero selvatica, non capivo perché la gente mi fermasse per strada”. Emozioni diverse, invece, nel 2015, quando ha co-condotto il festival con Carlo Conti: “Un’esperienza divertente, mi ha permesso di osservare lo spettacolo da un’altra prospettiva”.

Quest’anno, Arisa si prepara anche per il tour Oltre Confine in Canada e America, una tappa importante della sua carriera. “È da tanto che sogno di portare la mia musica oltreoceano. È un modo per far conoscere le mie canzoni più belle”. Tra i suoi progetti, anche il ritorno a The Voice Senior, che descrive come un programma capace di regalare nuove opportunità a chi, per varie ragioni, non è riuscito a realizzare i propri sogni.

Sul fronte personale, Arisa riflette sul ruolo delle donne e sulle difficoltà che spesso incontrano:

“Noi donne siamo esseri sensibili che per stare a galla — e ottenere poco poco — devono dare tanto tanto. Siamo soggette all’ageismo, al giudizio di uomini che non ci trattano bene e non ci vogliono più. Bisogna mantenere un’integrità. Al di là del gradimento del prossimo, le donne riescono a fare magie”. 

Racconta di aver imparato un approccio diverso verso sé stessa:

“Ho provato a non autosabotarmi, ma tendo spesso ad andare incontro a persone che sono un po’ sabotanti. Adesso mi tiro indietro prima, non voglio più perdere tempo. Ho 42 anni, ho molto più bisogno di ascoltare discorsi sensati”.

E l’amore? 

“Non sono innamorata. Ho provato a lasciarmi andare all’amore ma è un prezzo troppo alto da pagare. Deve essere corrisposto, all’insegna del rispetto, del volersi davvero bene. Molto difficile da trovare in una coppia. Più facile concentrarsi sull’amore per i genitori o gli animali. Sono in una fase in cui voglio ricevere”.