Bruno Iovino, dirigente sportivo irpino, esperto in carte federali ed ex dg del Potenzaha parlato ai microfoni di Tuttoavellino in merito alla vicenda delle penalizzazioni del TNF, con nuove sanzioni al Taranto e alla Turris e l'aggiunta di Novara e Rimini. Con Iovino si è ragionato a 360° della situazione del calcio italiano e dei club in difficoltà, soffermandoci sui prossimi step e scadenze che dovranno rispettare questi club per evitare l'esclusione dai campionati.
- Direttore, ci fa una panoramica a 360° dopo che il TNF ha sanzionato di ulteriori punti Taranto e Turris nel girone C e anche Rimini e Novara hanno avuto penalizzazioni in altri gironi?
"Come si può andare avanti in questo modo? Come ho già sostenuto in passato è una situazione molto preoccupante. Queste classifiche ormai sembrano un bollettino meteorologico in inverno, con tutti segni meno. La cosa spaventosa è che vede nel nostro girone la Turris con una penalizzazione complessiva di 11 punti e il Taranto di 19. Quindi sono numeri che fanno rabbrividire, cose mai viste in campionati professionistici di un certo livello. Queste sono sentenze relative a pendenze economiche di fine dicembre. Ieri si è aggiunto anche il Novara e il Rimini, precedentemente c'erano state anche Catania, SPAL, Triestina, quindi abbiamo una visione molto molto critica. Ad agosto, chi doveva vigilare sulle iscrizioni di questi club cosa ha fatto? Mi sembra che la cosa nasca male sin dall'inizio. Quindi abbiamo davvero un problema serio da dover risolvere".
- Cosa si può fare sin da agosto, per non permettere questo scempio a campionato in corso?
"Diciamo purtroppo sempre le stesse cose. Se l'altra settimana, in questa situazione così critica, la FIGC ha confermato che per le iscrizioni ai campionati 2025/26 basterà ancora una fideiussione di soli 350 mila euro, che non copre neanche un terzo del bilancio di un club, vuol dire che non c'è voglia di risolvere i problemi. Perché non è possibile provare a portare avanti un budget di Lega Pro fino a un milione di euro lordi, mi sembra che siamo ormai su numeri che non reggono. Un milione di euro lordi vuol dire portare in media 30 contratti a 30 mila euro lordi, ma mi sembra proprio inverosimile, con una fideiussione a garanzia di 350 mila euro, che, numeri alla mano, non copre nemmeno due mensilità. Questo è il problema da risolvere. Anche perchè la situazione è molto critica, qui per la prima volta si rischia che più di una squadra non finisca il campionato, e sarebbe la prima volta in campionati professionistici. Se dovessero esserci altri provvedimenti oltre il 16 febbraio, possiamo avere la prima volta nella storia che almeno due società vengano estromesse a campionato in corso. Io non auguro a nessuno queste sentenze. Quindi anche la FIGC e la Lega Pro devono prendere coscienza che il sistema non sta funzionando. Mi auguro, spero, che lunedì, dopo l'elezione del presidente federale, che dovrebbe portare di nuovo alla nomina di Gravina, si possa valutare questa cosa e capire che 100 squadre professionistiche in Italia è un sistema che ormai non regge più".
Quindi il prossimo step, per capire come evolverà la situazione, è il 16 febbraio?
"Le penalizzazioni di ieri (-6 Turris, -9 al Taranto e -2 a Rimini e Novara), sono dovute a mancati pagamenti di verifica del 16 dicembre. Ora abbiamo dicembre e gennaio, con scadenza 16 febbraio a mezzanotte. Se non ci saranno le condizioni, ovvero aver aver sistemato le adempienze precedenti e pagare quelle a venire, credo che si possa anche andare verso una esclusione dei club in difficoltà"
Anche perchè andare avanti così, con il Taranto che schiera i ragazzini della Primavera, è davvero una sconfitta per tutti
"Assolutamente sì, anche in questo caso, le norme federali impongono a un club di inserire la migliore formazione per disputare le partite. E' il principio sacro santo delle norme sportive. Ma purtroppo anche oggi ho letto che il Taranto dovrebbe continuare con giocatori che minacciano lo sciopero. Quello che io penso è che non solo i calciatori, ma anche un massaggiatore, un segretario, un dirigente, un professionista qualsiasi, che non si vede pagato lo stipendio, con quale spirito può svolgere la sua attività? Se manca il minimo indispensabile, perchè ad alcuni ragazzi viene tolto anche il vitto e alloggio perché alberghi e ristoranti non vengono pagati, di cosa vigliamo parlare? Qui non parliamo solo di calciatori che prendono 10 o 20 mila euro al mese. Ma soprattutto chi è a contratto con il minimo federale, il massaggiatore, il segretario, il collaboratore, questa è gente che prende 1.500 euro, massimo al mese, e se non percepiscono lo stipendio come vanno avanti? Giusto mettere la formazione migliore ma se non ci sono le condizioni si arriva a queste situazioni che abbiamo visto lunedì ad Altamura. Quindi, se il 16 febbraio non ci saranno le condizioni si aprirà un iter, nuovo deferimento del TNF, poi si può andare alla corte sportiva federale, poi al Consiglio di Garanzia del Coni e poi al TAR, quindi i vari step, che poi possono decretarne l'esclusione dal campionato. E' tutto ancora da vedere. Io mi auguro che non si arrivi a questo. Inanzi tutto per rispetto delle città e delle tifoserie, che hanno una storia, un blasone ed è umiliante vedere queste cose. Ma poi è una sconfitta del calcio e qualcuno dovrà assumersi le responsabilità, perchè non mi sembra lineare una condotta del genere tra i professionisti. Io credo che bisogna capire chi può davvero farlo il calcio professionistico."
- Cosa intende direttore
"Che i club devono mettere delle garanzie valide, congrue, in sede di iscrizione. Non le 350 mila euro, che non servono a nulla voglio dire. Se il bilancio deve essere di un milione e mezzo o due milioni, si mettano fideiussioni a garanzia di un milione e mezzo/ due milioni, a scalare, a rate. In modo che chi ha capacità di mettere due milioni di fideiussione sul bancone, va avanti, gli altri club che non riescono, mi dispiace ma non possono fare il professionismo. Poi c'è un problema serio, perchè se una società viene esclusa da un campionato, con una nuova regola, non si parte più dalla Serie D, ma dall'Eccellenza. E' consigliabile quanto meno salvare il titolo".
- Direttore un'ultima domanda sull'Avellino. I lupi hanno riaperto i giochi per vincere il campionato, investimenti importanti che fanno capire le ambizioni di voler vincere
"La proprietà sta facendo sforzi enormi. Ha fatto 2-3 operazioni di grandissimo livello e caratura tecnica. Dimostrando che si vuole puntare alla vittoria del campionato. ma bisogna stare con i piedi per terra, mancano 14 partite. L'Avellino è tra le favorite ma le concorrenti sono ambiziose. Non solo il Benevento. Il Cerignola e il Monopoli vedo che si stanno muovendo bene e occhio alle sorprese. L'anno scorso la Carrarese lo ha dimostrato ai playoff, la Juve Stabia in campionato si è messa dietro proprio Avellino e Benevento, insomma, le sorprese non sono mancate e occhio alle rivali di quest'anno che hanno proprietà forti e possono arrivare fino in fondo. Bisogna stare con i piedi di piombo. Infine voglio fare un'ultima osservazione, malauguratamente dovesse essere escluso il Taranto, verranno tolti tutti i punti fatti e acquisiti contro i pugliesi. Quindi l'Avellino avrebbe anche questo vantaggio. Ma io sono sportivo e mi auguro che queste due società possano continuare, onorando in maniera degna il campionato. Io preferisco che i campionati vengano chiusi degnamente, come però non è possibile assistere a partite come Altamura-Taranto che è la sconfitta del calcio. Faccio gli auguri a queste tifoserie, perchè non meritano quello che stanno vivendo. Però i campionati professionistici devono affrontarli club che diano la garanzia di poter arrivare fino in fondo. Magari tagliare anche un girone in Serie C, ma chi rimane deve dare garanzie. Il problema è un po' per tutte, anche grandi piazze e quindi bisogna stare molto molto attenti"
Autore: Redazione
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