Si è celebrata nella mattinata di martedì 18 marzo l’ultima udienza presso il tribunale di Potenza dove erano imputati 22 tifosi del Nardò calcio ai quali erano stati contestati, in concorso tra loro, i reati di danneggiamento, furto aggravato, detenzione di fumogeni e strumenti di offesa e travisamento. Dopo una battaglia durata 7 anni, la giudice monocratica del tribunale di Potenza ha emesso una sentenza di assoluzione nei confronti di tutti gli imputati per non aver commesso il fatto riconoscendo l’assoluta estraneità in ordine a episodi avvenuti il 4 ottobre 2017 presso lo stadio di Picerno (Potenza).

“Dopo anni di sofferenza e afflizione, di esborsi economici per fare fronte a consulenze tecniche promosse dal PM aventi ad oggetto comparazione impronte papillari e analisi strumenti pirotecnici , una complessa e articolata istruttoria dibattimentale che ha visto sfilare decine di testimoni e giacché daspo scontato di durata pluriennale con obbligo di firma che mai sarà indennizzato ai miei assistiti oggi – commenta l’avvocato Giuseppe Milli – finalmente, ha trionfato la giustizia in un clima surreale per effetto della scossa tellurica avvertita in aula che ha creato il panico generale. Alla ripresa del processo si sono tenute le arringhe, per 18 dei 22 imputati insieme al collega Giuseppe Bonsegna che hanno sortito l’effetto sperato: un’ assoluzione piena che ripaga di tanti sacrifici in favore di un mondo quello del tifo ultras troppo spesso calpestato e troppo frettolosamente condannato prima di essere giudicato…e io come avvocato oggi non posso che rallegrarmene.”

Sezione: Mondo Calcio / Data: Mer 19 marzo 2025 alle 17:45 / Fonte: corrieresalentino.it
Autore: Redazione
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