La discussione sullo stadio Alfredo Viviani è sempre attuale e ciclicamente alla ribalta quando si cerca di chiarire, spesso non riuscendoci, con interviste e/o interventi da parte di coloro che sono stati o sono al vertice della politica cittadina rilasciate agli organi di stampa. Spesso le dichiarazioni non hanno chiarito né la tempistica né il perché del ritardo, ad esempio, del completamento della gradinata con il "riempimento" del "buco", un passamano imbarazzante tra le varie amministrazioni,  e anche qualche giustificazione di troppo. È anche evidente che non c'è comunicazione all'interno e tra gli uffici del Comune di Potenza probabilmente per carenza di personale, con sovraccarichi di lavoro che spesso fanno commettere errori con conseguenze anche rilevanti come quelle di perdere finanziamenti. Lo stadio diventa così un argomento da cui sviluppare anche le varie problematiche cittadine. Iniziamo a proporre le opinioni dei nostri concittadini con l'idea di mantenere sempre alta l'attenzione sull'argomento impiantistica e di approfondire la discussione.

Il malcontento tra i cittadini è palese e partendo dal maggior impianto sportivo della città il discorso inevitabilmente si estende ad altre problematiche come scrive Gianfranco Laus che spazia tra vari punti critici della città di Potenza e formula un'accusa abbastanza diretta alla classe politica che negli anni si è succeduta alla guida della città:
"Buonasera, parlare del Viviani... Tutto si può chiamare tranne che stadio... Siamo un capoluogo di regione, che forse i nostri politici da troppo tempo hanno dimenticato... Basta affacciarsi in paesi pugliesi che fanno l'eccellenza, hanno stadi fatti con criterio. I nostri politici decidono di non decidere, questa è la città del non fare. Se solo pensiamo che sono due anni che doveva essere rimodernato il ponte Musmeci... l'hanno ridotto a due corsie... Al di sotto del ponte Musmeci da anni al posto di un guardrail ci sta una balaustra... Cosa aspettano che qualcuno si butta giù? Questi sono i biglietti da visita dei nostri politici per la nostra città... Figuriamoci se vogliono pensare ad uno stadio che si chiami stadio... Stadi che in altre città simili a Potenza o più piccole, hanno da oltre 30 anni noi non abbiamo uno stadio, abbiamo un rattoppo... che neanche si è capaci di rattoppare a dovere... tant'è che un buco non si è capaci di completarlo, figuriamoci coprire i distinti... non si è capaci di ripristinare una copertura alla tribuna laterale come era originariamente, si è messa la pensilina delle fermate dell'autobus... Poi una casetta lì, una qui... neanche criterio a fare un impianto di illuminazione tant'è che si installò una palo davanti alla tribuna laterale che toglie la visuale a 300 spettatori, per non parlare delle curva in ponteggi, forse aspettano che un giorno cada giù... purtroppo cambiano i politici ma questa città è e resterà sempre più un degrado".

Sintetico Lorenzo Montano che auspica un nuovo impianto: "Sono convinto che lo stadio debba essere una struttura moderna con tutto ciò che possa renderla tale. Penso anche che vada costruito uno nuovo e localizzato fuori della città". 

Anche Paolo Di Muro è dell'idea di dove costruire un nuovo stadio per la città di Potenza, ormai il Viviani ha fatto il suo tempo e non pare possa essere oggetto, secondo il nostro lettore, di migliorie tali da poter far fare il salto di qualità alla squadra rossoblu: "Buonasera, io sono dell'idea che a Potenza vada fatto un Nuovo Stadio, interamente coperto (considerato il clima freddo della nostra città). Lo spazio se si vuole, si trova (Cip Zoo, Lavangone, Piana di Tito...) Il Viviani può rimanere come campo di allenamento, considerato che non ha spazio sufficiente per essere adeguato a categorie superiori".

La mancanza di progettualità e di una visione pluriennale è il problema principale che ha portato al declino della città, assenza di ambizione da parte di chi ha governato il capoluogo da 50 anni a questa parte, Giuseppe Benedetto invita anche i potentini a un cambio culturale: "In merito alla questione stadio Viviani il mio pensiero è che tale situazione segue le dinamiche che hanno governato la città di Potenza negli ultimi 50 anni, dove la mancanza di progetti ambiziosi e l'attuazione della politica dell'accontentarsi sempre scegliendo soluzioni striminzite per ogni cosa, ha portato al declino totale dell'intera città. Potenza merita uno stadio nuovo degno di tale nome, delocalizzato oltre il perimetro della città, ovunque, anche a Lavangone, perché no, sempre che vengano realizzare strade e accessi che consentano un comodo accesso alle strutture sportive che potrebbero realizzarsi. Purtroppo per fare tali scelte progettuali c'è bisogno di una visione pluriennale ma nella nostra città le visioni sono limitate al breve periodo e legate solo al consenso per le prossime elezioni. In casi estremi prenderei in considerazione anche una ristrutturazione del Viviani ma a condizione che sia un vero stravolgimento, no fatta di interventi tampone e rappezzi vari che non fanno altro che deturpare ancora di più la visione globale dello stadio. Lo stadio e il calcio a Potenza, dovrebbero diventare il vanto per tutta la regione, fare inorgoglire tutti per avere una struttura degna di tale nome e una squadra che debba gravitare costantemente tra la serie B e C, ma tutto questo alle nostre latitudini sembra irrealizzabile! 
Mi auguro un giorno di assistere ad un cambio culturale di tutti noi potentini che finalmente potremmo dire che anche a Potenza si sono fatte grandi cose!!!".

Sezione: #MondoPotenza / Data: Mer 18 settembre 2024 alle 13:55
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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