Gabriele Gravina non lascia, ma anzi raddoppia. Il presidente federale ha deciso di ricandidarsi alla guida della FIGC in vista delle prossime elezioni e lo ha annunciato nel corso di un'intervista a La Nuova Sardegna:

"La decisione di ricandidarmi è stata presa di concerto con le componenti, anzi sono state loro a chiedermelo in tempi non sospetti, mostrando grande fiducia nella mia persona e nel progetto. Abbiamo condiviso un percorso di valore e di valori che va completato. Avevo risposto loro che ero disponibile a farlo purché ci fosse una larga convergenza sul mio nome e le designazioni formali che ho ricevuto hanno superato addirittura le mie più rosee aspettative".

Aggiunge Gravina: "Le critiche serie e non pretestuose sono uno stimolo, ma la maggior parte di quelle ricevute negli ultimi mesi sono state alimentate dal fango di dossieraggi e bugie, messe in circolazione ad arte perché non si ha il coraggio o la forza di vincere in maniera corretta una sfida politica. Il momento di sconforto l’ho superato grazie alla vicinanza, quasi totalitaria, del mondo del calcio, e dalla certezza della mia correttezza sia nel campo privato che in quello pubblico".

GRAVINA PRESIDENTE FEDERALE DAL 2018 - Gabriele Gravina è presidente dalla FIGC dall'ottobre 2018, ecco un breve excursus delle sue avventure nelle istituzioni calcistiche:

"Il 22 dicembre 2015 diventa presidente della Lega Italiana Calcio Professionistico, con 31 voti contro i 13 e i 7 riferiti, rispettivamente, agli sfidanti Raffaele Pagnozzi e Paolo Marcheschi, succedendo così nella carica a Mario Macalli. Viene confermato nell'incarico il 15 novembre 2016, con 55 preferenze, mentre l'avversario Alessandro Barilli ne riceve soltanto 3.

Dimessosi dalla carica di presidente della Lega Pro il 16 ottobre 2018, viene eletto presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio il 22 ottobre successivo, con il 97,2% dei voti, dopo che per poco più di 8 mesi la Federazione era stata guidata dal commissario straordinario Roberto Fabbricini, subentrato al presidente Carlo Tavecchio, dimessosi dopo la mancata qualificazione della nazionale italiana di calcio al mondiale del 2018.  In vista delle elezioni del 22 febbraio 2021, si ricandida alla presidenza della FIGC contro il suo vice Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, con l'appoggio della maggior parte dei club professionistici, dell'Associazione Italiana Allenatori Calcio e dell'Associazione Italiana Calciatori. Viene rieletto con il 73,45% dei voti. Il 20 aprile dello stesso anno, viene eletto nel comitato esecutivo della UEFA con 53 voti su 55, risultando il primo degli otto eletti. Il 5 aprile 2023 viene nominato Vice Presidente della UEFA.

Sezione: Calcio News / Data: Mar 24 dicembre 2024 alle 20:26 / Fonte: tuttoreggina.it
Autore: Redazione
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