Non siamo ancora in apnea, ma gli impegni cominciano a sommarsi e anche per questo motivo c'è da considerare alcune variabili. Il Taranto può contare sulla profondità di organico, sulle soluzioni alternative, sulla intercambiabilità degli interpreti. Capuano, forse, concederà una possibilità a qualche elemento differente rispetto alla prima sfida contro il Latina. Sicuramente resisteranno quelle dinamiche psicologiche generate dal doppio risultato a favore. Magari, dopo aver rotto il ghiaccio, ci si attende un Taranto più sciolto, meno frenetico e gravato da ansie tipiche da playoff. Capuano cita in partenza Vasco Rossi. "Già, siamo ancora qua - dice il tecnico - Noi non dovevamo giocare questa partita visto la classifica sul campo, abbiamo accettato tutto malgrado le pressioni subìte, situazioni che ci hanno tolto energie e punti. Fortunatamente ho uno splendido gruppo alla mia guida". Poi si entra nello specifico. "Cercheremo in tutti i modi di proseguire il cammino. Il Picerno punta ad un solo risultato, giocano bene, la pressione sarà tutta su di noi, dico sempre tutto quello che penso. Sono contento di aver riportato l'entusiasmo in questa città. Adesso, però, è facile salire sul carro". Capuano chiede scusa per essersi presentato in sala stampa con degli occhiali scuri ("non è maleducazione"); il tecnico non vorrebbe quasi soffermarsi sulle note tattiche della sfida. "Vincerà il cuore, il resto conta poco. Abbiamo creato in pochi mesi questo entusiasmo, con tanto sacrificio, non limitandoci al campo. Ho lottato contro le istituzioni, contro qualcuno che non ci voleva fare allenare. Bisognava farcela contro tutto e tutti. La gara? Il difficile è già passato. Stiamo facendo qualcosa che sarà ricordato per anni, come in questi giorni viene alla mente la stagione del -7 di Dionigi". Il Taranto non incassa reti in casa da sette partite. "Non si doveva dirlo, tocco il ferro di San Cataldo. Sono gare particolari, con un errore si rischia di uscire. Loro hanno un'identità forte, possiedono il capocannoniere del girone. Però loro hanno poco da perdere". Piombano costanti dichiarazioni da Avellino con toni più o meno polemici, Capuano risponde con pacatezza. "Nutro rispetto per Perinetti, quello che dice mi inorgoglisce. Ho rispetto per quei colori, ma lui sposta il mio pensiero. Ho solo detto che secondo è arrivato il mio Taranto, enfatizzando il mio lavoro". C'è da capire anche come stia il Taranto fisicamente. "E' fondamentale l'aspetto mentale, non si può fallire una scalata. Stiamo bene, ma si può lavorare sulle turnazione. Non posso giocare gli stessi, se dico che ho tanti giocatori bravi è giusto anche cambiare. Giocare sempre dà degli svantaggi, chi è fermo ha più vantaggi. Enrici è diffidato, si possono prendere alcune botte in queste gare, molti elementi vanno gestiti. Chi gioca in casa sta avendo delle difficoltà. Giocare davanti ad un grande pubblico può far venire qualche ansia in più". Capitolo formazione davvero difficile da districare. Enrici è diffidato e potrebbe non essere rischiato, Valietti si candida per una maglia da titolare. In avanti da valutare le condizioni di De Marchi, Capuano potrebbe offrire una chance a Fabbro, utilizzato nella gara interna di campionato contro il Picerno nel tridente offensivo.

Sezione: Qui Picerno / Data: Ven 10 maggio 2024 alle 18:14 / Fonte: cronachetarantine.it
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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